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Regionali Lazio 2013

Regionali, ammesse liste Casapound: "Quanto accaduto è indegno"

Via libera per le liste di Casapound, dopo le voci di ieri su presunte "irregolarità". Ammesse in tutte le province del Lazio e anche alle politiche

Ammesse le liste di Casapound Italia alle regionali del Lazio. Dopo i rumors diffusi nella giornata di ieri circa possibili irregolarità nella consegna oggi è arrivato il via libera in tutte le province (Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti e Latina). Nessun ostacolo anche per quanto riguarda le elezioni politiche. Le liste sono state ammesse in 14 circoscrizioni alla Camera e 11 collegi al Senato. Questo il quadro complessivo dopo che ieri sera è stato respinto dall'ufficio elettorale centrale nazionale presso la Cassazione il ricorso per la circoscrizione Camera dell'Umbria, dove la lista di Cpi era stata esclusa per 15 firme ritenute non valide.

------- > TUTTE LE LISTE <---------

"E' indegno quanto accaduto tra ieri e oggi - afferma Simone Di Stefano, candidato premier e candidato governatore nel Lazio di CasaPound Italia - Viene da chiedersi come escano simili indiscrezioni sulle liste appena consegnate, chi faccia filtrare notizie su presunte decisioni che sarebbero state prese da una commissione elettorale, quella che deve decidere sulle liste ammesse alle regionali, quando questa commissione non ha avuto il tempo non solo di esaminare le carte ma nemmeno di riunirsi, perché si diffondano notizie destituite di ogni fondamento, anche logico oltre che giuridico, come la nostra esclusione in blocco dalle politiche”.

E ancora: “Il clima di sciatteria, disinformazione e piccola prepotenza burocratica che circonda la nostra candidatura – commenta Gianluca Iannone, presidente di Cpi – è vergognoso. Addirittura note agenzie di stampa e 'prestigiosi' quotidiani scambiano la bocciatura della nostra lista in Umbria per un dato nazionale, senza preoccuparsi di fare verifica alcuna. L'Italia è diventata davvero una repubblica delle banane dove tutto è possibile. Ovviamente chiunque si adoperi in queste ore per intorbidire le acque con notizie false dovrà rispondere davanti alle sedi competenti della propria inettitudine professionale o della propria malafede”, spiega Iannone.

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