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Elezioni regionali 2010

Polverini: “Mi piacerebbe una coalizione con l'Udc”

Prime parole dalla neo candidata presidente alla Regione Lazio per il PDL: “Stanotte confesso di non aver dormito. Ringrazio Giro, Berlusconi e Fini per aver proposto e portato avanti l'idea della mia candidatura”

Era una Renata Polverini emozionata quella che oggi è intervenuta al congresso nazionale dell'Ugl – Federazione Chimici, in una giornata che doveva essere normale, ma che normale non poteva essere. Dal palco non ha parlato solo il segretario dell'Ugl, ma anche il candidato alla presidenza della Regione Lazio per il Pdl. Dopo l'ufficialità di ieri sera erano molto attese le sue parole che segnano in parte quello che diventa ora il tema centrale attuale per il Pdl: cercare l'alleanza con l'Udc.

Prima del nodo alleanze però, la Polverini si lascia andare ad una confessione
: “Non vi nascondo di non aver dormito stanotte. Ho passato momenti alterni tra gioia e un sentimento quasi di paura, di trovarmi improvvisamente sola. Poi però ho capito che ho sbagliato perché mi eravate vicino, come in questi quattro anni. Mai la mia vita potrà separarsi da quella dell'Ugl".

Da un punto di vista politico il segretario dell'Ugl traccia il solco del suo prossimo impegno: “Mi farebbe piacere che in questa coalizione non ci fosse soltanto il Pdl ma anche altre forze politiche e in particolare l'Udc di Pierferdinando Casini".

Il programma e l'impegno per la Regione sarà annunciato in una conferenza stampa martedì in Senato. La Polverini però anticipa: "Se avremo l'onore e il piacere di vivere quest'altra straordinaria avventura", ha spiegato, "ci occuperemo sicuramente dei più deboli, delle famiglie e delle persone che in questa regione hanno bisogno di noi. Ma prima ancora di occuparci di cose concrete, bisognerà avvicinare i cittadini del Lazio all'istituzione regionale".

Non sono mancati poi i ringraziamenti a cominciare dal Pdl “che ci ha offerto la possibilità di questa candidatura”, proseguendo poi con il sottosegretario Francesco Giro “ che a maggio fece il mio nome”, e con il presidente Berlusconi “a cui va l'augurio di pronta guarigione” per chiudere con il presidente della Camera Fini. “Quando girava il mio nome”, conclude Renata Polverini, “dissi che la scelta non era su un nome e un cognome ma su un profilo perché evidentemente era stato apprezzato il lavoro fin qui fatto".

"Se avremo l'onore e il piacere di vivere quest'altra straordinaria avventura", ha spiegato, "ci occuperemo sicuramente dei più deboli, delle famiglie e delle persone che in questa regione hanno bisogno di noi. Ma prima ancora di occuparci di cose concrete, bisognerà avvicinare i cittadini del Lazio all'istituzione regionale".

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