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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni regionali 2010

Sanità, la ricetta della Bonino: “Spezzare il vincolo con la politica”

La candidata del centrosinistra: “A fronte di un bilancio di 18 miliardi, 12 sono relativi alla sanità. Il problema è che non c'è soddisfazione da parte degli utenti. Il primo obiettivo è la trasparenza sui costi”

Lentamente la campagna elettorale per le regionali di Lazio comincia a parlare di fatti concreti. Un terreno su cui sicuramente si giocherà la partita tra la Bonino e la Polverini, è quello della Sanità. Tra ieri e oggi il candidato di centrosinistra Emma Bonino ha lasciato intendere quella che sarà la sua politica in materia. Obiettivo numero uno la trasparenza, per spezzare quello che è il problema principale della sanità laziale: il vincolo con la politica.

 "Non esiste una soluzione miracolo se non si cambia metodo: il vincolo da rompere è quello tra la gestione della sanità e la politica”, ha detto Emma Bonino nel corso di un convegno all'Umberto I.

"A mio avviso - ha spiegato Bonino - negli anni si è creata una commistione insalubre tra politica, managerialità e partiti che ha portato a un corto circuito fuori controllo. Per questo va fatta nel Lazio una grande operazione verità e trasparenza: non propongo una rivoluzione”, ha aggiunto Bonino - ma di convocare entro tre mesi dal mio insediamento gli stati generali della salute, per rendere i cittadini consapevoli delle eccellenze affogate nelle insoddisfazioni”.

I numeri secondo l'esponente radicale, danno la misura del problema sanità. “Su un bilancio di 18 miliardi, 12 siano relativi alla sanità, ma a fronte di questa spesa non ci sia soddisfazione da parte degli utenti: qualcosa non torna ma i problemi non mi sembrano tanto oscuri quanto difficili da risolvere, perché ci sono delle incrostazioni”.

Oggi poi, nel corso di un intervento a Uno Mattina ha ribadito il concetto, segnalando la soluzione: “Il buco nella sanità ereditato nel 2005 è già stato ripianato con costi pazzeschi. La sanità nel Lazio costa troppo e fornisce servizi che non sono di qualità agli utenti, come le lunghe code e le liste di attesa. Ecco perché serve un'operazione trasparenza: su internet deve andare tutto, l'anagrafe degli eletti, dei nominati, dei manager, dei direttori Asl”.

Secondo la Bonino poi “Non tutto deve essere a Roma ma bisogna creare anche strutture nelle province, non deve essere tutto ospedale ma servizi di assistenza magari domiciliari. Ripeto solo se tutti sanno però si potrà avere il sostegno per decidere".

La strada maestra per le decisioni sulla sanità saranno gli stati generali che saranno convocati, come confermato dalla Bonino, tre mesi dopo la sua elezione.
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