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Elezioni regionali 2010

Regionali 2010, Pedica: "L'IDV non può allearsi con l'UDC"

In vista delle prossime elezioni regionali di marzo, il senatore Stefano Pedica, segretario regionale dell'Italia dei Valori, intervistato da Roma Today, ha ribadito l'impossibilità di allearsi con l'UDC: "Troppi suoi esponenti sono condannati o in attesa di giudizio"

Il senatore Stefano Pedica è segretario regionale dell’Italia dei Valori e a Roma Today ha illustrato gli obiettivi del suo partito in vista delle prossime elezioni regionali e le incompatibilità con un'ipotetica alleanza dell'UDC al centro-sinistra.

Mancano sei mesi alle elezioni regionali del Lazio: quali sono gli obiettivi dell'IDV per questa tornata elettorale?


Il nostro obiettivo è confermare la percentuale di consensi ottenuta nelle elezioni europee, per affermare che non si trattava di una ventata elettorale, ma di un elettorato stabile. Inoltre puntiamo ad una forte presenza e qualità amministrativa: saremo vigili con occhi attenti ed esperti nelle decisioni della prossima giunta di centro-sinistra.

Pensando alle coalizioni, come si presenterà l'IDV? Recentemente avete dichiarato di correre da soli in caso di alleanza con l'UDC, è ancora valida questa affermazione?

L’Italia dei Valori non può stare con una partito che rappresenta l’illegalità. Il sindaco di Pontecorvo dell’UDC è stato condannato in primo grado per truffa e ci sono un centinaio di esponenti condannati o con pendenze giudiziari. Alcuni amministratori frequentano di più i palazzi di giustizia che i palazzi dei comuni. L'Udc deve essere un partito coerente e noi non possiamo allearci con il partito dei due forni, non si può stare contemporaneamente con il centro-destra e con il centro-sinistra. La decisione ovviamente delle future alleanze verrà presa a livello nazionale, ma mai si potrà accostare l’Italia dei Valori nella Regione Lazio con personaggi come Cuffaro e Cesa.

Crede che una riconferma o meno di Marrazzo sia determinata dalla figura dello sfidante che verrà prescelto dal centro-destra?

Se riusciremo a restare compatti potremmo vincere contro qualsiasi candidato avversario. Sosterremo Piero Marrazzo con l’unità di tutta la sinistra se pur con delle varianti rispetto all’attuale legislatura. L’Italia dei Valori deve essere il primo interlocutore della sinistra, come abbiamo sottolineato al Presidente Marrazzo, perché è l’unico partito a non essere diviso in correnti e in diatribe come sarà fino al 24 ottobre per il Partito Democratico. Intanto attendiamo di scoprire chi sarà il candidato del centro-destra e di sicuro l’Italia dei Valori si concentrerà su alcune tematiche fondamentali quali il lavoro e la sanità per puntare l’attenzione sul malato.

Che bilancio fa dell’azione dell’IDV in questi cinque anni di centro-sinistra al governo della regione Lazio?

Noi abbiamo iniziato la legislatura con l'elezione del consigliere Colagrossi senza però avere inizialmente una rappresentanza all'interno della giunta. Forti di questa esperienza dei primi quattro anni e mezzo di legislatura che ha visto una nostra crescita ed attesa gli elettori ci hanno premiato passando da uno 0,9% del 2005 all'8% del 2009 a pochi mesi dalle elezioni regionali, avendo sempre un occhio vigile soprattutto sulle nomine sanitarie. Abbiamo già pronto un programma per la prossima legislatura che presenteremo a Marrazzo per condividere i prossimi cinque anni della prossima, speriamo, legislatura di centro-sinistra.

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