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Elezioni regionali 2010

Santarelli si racconta: intervista alla capolista di Alleanza di Centro

La candidata della lista di Pionati racconta a Romatoday le sue posizioni rispetto al clima politico regionale. Tra le priorità la tutela dei diversamente abili e il riconoscimento, a livello europeo, della lingua dei segni italiana

Le votazioni che decideranno il nuovo governatore del Lazio sono ormai vicine. Tante le polemiche che hanno avvelenato questa tornata elettorale ma, arrivati agli sgoccioli, al centro di tutto tornano i programmi. Dopo la bufera sulle liste escluse e riammesse e il mancato rinvio della data di convocazione degli elettori, abbiamo incontrato Laura Santarelli, capolista di Alleanza di Centro di Pionati, che ha spiegato le sue priorità a Romatoday.

Laura Santarelli, cosa ne pensa del caos liste?
Non entro nel merito della questione Pdl ma della disfunzione creatasi all’interno del tribunale. Il flusso  delle presentazioni delle liste e delle registrazioni dei delegati di lista andava gestito in modo differente.

Qual era la sua posizione rispetto all'ipotetico posticipo della data delle elezioni?
Io credo che vadano sempre rispettate le regole, i criteri e le date per non perdere ulteriormente credibilità negli elettori che sono stanchi di vivere questioni politiche che mettono al centro dell’attenzione le bagarre politiche, anziché i reali problemi dei cittadini.

Renata Polverini è un donna di grande spessore in ambito sindacale, lei pensa che la candidata presidente del centrodestra possieda le caratteristiche giuste per governare una regione difficile come il Lazio?
Lei può dirigere come un vero maestro d’orchestra la squadra, sfruttando le competenze dei singoli e mediando anche con l’opposizione. sa il fatto suo e sono certa che può fare bene.

Lei, per questioni familiari, conosce bene la situazione dei sordi in Italia e ha imparato bene  la lingua dei Segni fin da bambina. Quali sono le difficoltà di chi vive questo problema?
Come sempre detto sono fiera ed orgogliosa di essere figlia di sordi segnanti. La mia prima lingua, che ho appreso sin da piccina è la Lingua dei segni che ha fatto di me, persona udente, una persona con una marcia in più. Riesco a capire gli altri ad avere una sensibilità differente, ad interpretare anche il non verbale e ad essere un ottimo interlocutore per tutti coloro che vivono il disagio. Nel caso specifico dei sordi la disabilitazione la crea la società non offrendo, in termini di accessibilità e di abbattimento delle barrire della comunicazione, servizi e strumenti utili. Mi candido Capolista nella lista Adc di Pionati, al quale va tutto il mio ringraziamento, proprio per questo per valorizzare le diversità in termini di ricchezza e per organizzare al meglio la Regione Lazio in termini di abbattimento delle barriere della comunicazione, architettoniche e dei pregiudizi che non consentono alla diversità di essere vissuta e condivisa come ricchezza. Inoltre tengo a precisare che faremo in modo e maniera di rendere accessibile tutti i luoghi di culto.. anche con le messe tradotte in Lingua dei segni e i confessionali aperti a tutti. Il mio orientamento religioso è cristiano cattolico e credo che questo valorizzi il mio operato in termini di Fede, Coraggio, Passione e Determinazione.

I disabili in Italia secondo Lei ,sono realmente tutelati dalle leggi? Oppure la legge c'è ma non viene applicata?
In termini legislativi abbiamo le leggi più belle del mondo, nello spirito delle leggi stesse che promuovono l’integrazione e l’inclusione delle fasce deboli. La questione però è un'altra, mancano i fondi per i relativi capitoli e dunque bisogna riprogettare la Regione pensando come ad una impresa. Considerando anche la possibilità di sfruttare al meglio il Fondo Sociale Europeo. Ho varie idee in proposito.. e intendo avvalermi di giovani professionisti per realizzarle, in concertazione con il Consiglio Regionale e con il mio Presidente, al fine di rendere gli ultimi primi nelle classifica degli interventi.

Infine, supponiamo che vinca le elezioni con la sua lista, ci svela quale sarebbe la sua prima proposta in consiglio regionale?
Sicuramente il riconoscimento della Lingua dei segni italiana a livello regionale, visto che è dal 1995 che non riusciamo a farla riconoscere a livello nazionale nonostante la convenzione Onu.






Laura Santarelli, capolista Alleanza di Centro
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