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Elezioni regionali 2010

Il governo vara il decreto: il Pdl del Lazio torna a vedere la luce

Ieri sera il decreto interpretativo per aiutare il Tar a riammettere la lista non presentata a causa del pranzo frugale di Alfredo Milioni. Ecco cosa prevede il decreto. La Bonino: “Ci vuole una rivolta democratica”

E alla fine decreto fu. Decreto interpretativo dicono dal centrodestra. Una legge ad listas, un attentato alla democrazia fanno sapere dal centrodestra. Si chiude così, con quell'intervento che da subito era parso l'unico modo per sanare una situazione altrimenti irrimediabile, una settimana iniziata con il pranzo frugale di Alfredo Milioni che lasciando incustodite le liste negli uffici elettorali, è rientrato in ritardo, troppo in ritardo, causando di fatto l'estromissione del Pdl. 

In mezzo due ricorsi, entrambi rigettati, manifestazioni più o meno frequentate del Pdl e tante tante polemiche. 

Un decreto interpretativo si diceva. Dietro questa nome si nasconde non il cambio di una legge, ma un decalogo di regole per far sì che il Tar non possa far altro che riammettere le liste di Formigoni in Lombardia e del Pdl nel Lazio

Per quanto riguarda il caso laziale in particolare il decreto prevede che i termini orari per la presentazione delle liste sono rispettati con “il comprovato ingresso nei locali del competente tribunale o Corte d´appello, entro l'orario previsto, dei delegati incaricati della presentazione delle liste”. E se anche con l'orario di ingresso rispettato, per un motivo qualsiasi non fosse stata effettuata la consegna effettiva alla cancelleria di liste e documentazione la situazione può essere sanata entro 24 ore.

Si dirà: ok, ma il Pdl sabato le liste non le ha presentate. Ed ecco allora che il decreto contiene una norma transitoria che stabilisce che solo ed unicamente per quanto riguarda le elezioni regionali che si terranno in Lazio e Lombardia il conto alla rovescia per le sanatorie non parte dal momento del deposito delle liste, ma da quello di attuazione del decreto. Insomma, dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale prevista per oggi. 

Dalle opposizioni levate di scudi. Nella notte una manifestazione si è svolta al Quirinale, organizzatasi spontaneamente dopo il tam tam sulla rete. Emma Bonino ha detto: “Si passa dalle leggi ad personas a quelle ad listas. A me pare che non ci sia limite all'impudenza. Francamente  questo non è più un paese in cui le regole sono uguali per tutti. Lo sapevamo già, ma ora c'è la conferma. Mi interessa in questo momento capire se finalmente una parte dell'opinione pubblica avveduta comprende che non si può vivere senza stato di diritto. Pensosia necessaria una rivolta democratica. Ma le forme le vedremo, le cose si stanno svolgendo. Quello che trovo davvero incredibile è che ora ci si emozioni perché la cosa riguarda potenti e prepotenti".
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