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Elezioni regionali 2010

Adriano Palozzi (PDL): "Vorrei una Regione meno litigiosa"

Continua l'ascesa politica dell'attuale sindaco di Marino che dopo la carica di primo cittadino e i consensi raccolti come candidato alle provinciali, ora si appresta a candidarsi alle regionali. A Roma Today ha spiegato la Regione che vorrebbe, rispondendo anche alle polemiche

Adriano Palozzi è il sindaco di Marino e si prepara a scendere in campo per il consiglio regionale, dopo una serie di successi elettorali. Nel territorio dei Castelli Romani dovrà sfidare il suo collega di partito, il sindaco uscente di Albano Marco Mattei. A Roma Today ha illustrato la sua idea di Regione e chiarito le polemiche che hanno fatto seguito alla sua candidatura regionale.

Nel giro di tre anni ha collezionato una serie di successi elettorali consecutivi: la carica a sindaco e le elezioni provinciali. Quali sono i punti di forza verso il suo elettorato?

Bisognerebbe saperlo! Scherzi a parte ritengo che la mia prima vittoria come sindaco di Marino sia stata determinata dalla buona organizzazione del gruppo che mi ha sostenuto e dalla capacità di recepire le esigenze del territorio. Inoltre il centro-sinistra si presentò diviso dimostrando tutta l’incapacità di farsi interprete delle richieste dei cittadini. L’elezione al consiglio provinciale è stata la testimonianza che il mio modo di governare ha rispecchiato le esigenze della cittadinanza. In ogni mia elezione vi è stato un forte aumento dei consensi, segno di aver rispettato le aspettative della campagna elettorale. Inoltre un punto di forza è sicuramente quello di esser rimasto una persona normale sempre in stretto rapporto con la comunità.

La sua candidatura alle regionali è stata annunciata da qualche settimana: come mai la scelta di candidarsi nonostante la sua carica di sindaco?


La scelta della mia candidatura è stata una scelta collegiale, derivata da un gruppo di cui faccio parte, ben radicato in tutta la provincia di Roma. Essere individuato come referente per la provincia di questo gruppo è un fatto importante, anche per la mia crescita politica visto che sono al quarto anno del mio mandato da sindaco e la mia eventuale elezione arriverebbe alla fine del mandato e quindi alla fine di un percorso.

Qualora fosse eletto consigliere regionale continuerà ad espletare la sua carica di sindaco e terminerà il suo mandato, viste anche le polemiche che hanno seguito la sua candidatura?

Qualora fossi eletto avrò un tempo determinato per poter scegliere la carica da mantenere e qualora fossi dimissionario da sindaco arriverei vicino al 2011 e quindi verso la fine naturale del mio mandato. Inoltre non viene dimessa l'intera giunta seppure dovessi essere dimissionario e pro-tempore gli ultimi sei mesi di amministrazione sarebbero guidati dal vicesindaco e quindi con la stessa squadra di assessori e consiglieri.

A pochi chilometri da Marino, nel comune di Albano potrebbe arrivare un'altra candidatura eccellente, quella del sindaco uscente Marco Mattei: non crede che due candidature forti potrebbero rendere più difficile l'elezione di un consigliere regionale dai Castelli Romani, un territorio che spesso manca di riferimenti nelle sfere regionali e nazionali?


Sicuramente sono diversi i percorsi che hanno portato alle due candidature. Io sono dei Castelli Romani, ma la mia candidatura è sostenuta in tutta la provincia e la città di Roma. La candidatura di Marco Mattei non è incompatibile con la mia perché per essere eletti non sono sufficienti solamente i voti dei Castelli Romani, ma di una filiera ben più ampia. Possono anche esserci dieci candidati dai Castelli Romani, ma i voti bisogna prenderli in tutta la città di Roma, la sua provincia e il litorale e bisogna essere sostenuti da un gruppo ben radicato come quello che rappresento. Per quanto riguarda la candidatura di Marco Mattei non ne conosco la genesi e da chi sia sostenuto. La mia è sicuramente sostenuta da una gran parte del partito.

Quali sono i punti di forza del suo programma elettorale e quale possibile candidato Presidente per il centro-destra incontra il suo favore, tra i tanti nomi apparsi sulla stampa?

Sul candidato credo che contano di più gli scenari politici che verranno a formarsi più che le preferenze politiche. Bisogna vincere le elezioni e creare un contesto politico logico al di là delle personalità. Per quanto riguarda i punti forti del mio programma si possono sicuramente citare la sanità per dare risposte concrete alla gente dopo tante liti e bisogna dare impulso ai trasporti e ripensare all'ambiente. L'ambiente è sempre stato visto come un vincolo impedendo spesso lo sviluppo. C'è bisogno di una Regione snella vicina alle esigenze degli enti locali con meno burocrazia e con uno snellimento della macchina regionale. E' necessaria una coalizione meno litigiosa, dove le scelte non siano sempre una contro l’altra. La Regione deve diventare un partner delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, secondo me deve essere una Regione concreta e lavorare in modo condiviso con un programma che possa essere attuato da parte del Presidente senza contrasti tra gli assessorati. In questo caso non si tratta di persone e di partiti, ma di visioni politiche diverse.


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