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Elezioni comunali 2011 Ciampino / Largo Felice Armati

Anna Rita Contestabile:"Siamo un'alternativa credibile per Ciampino"

Anna Rita Contestabile è il candidato sindaco di Ciampino prescelto dal Popolo delle Libertà per cercare di battere il centro-sinistra ormai da quasi venti anni al governo della cittadina al confine con la Capitale

Anna Rita Contestabile, attuale capogruppo del Popolo delle Libertà nel consiglio comunale di Ciampino, è il candidato sindaco prescelto dal centro-destra per sfidare il Partito Democratico e il centro-sinitra al governo della cittadina di Ciampino da quasi venti anni. Avvocato ha lavorato in questi anni in modo particolare sui temi della scuola, la sicurezza e la trasparenza amministrativa. Nella sua corsa a sindaco è sostenuta oltre che dal Popolo delle Libertà, dai socialisti riformisti anche da tre liste civiche "Realtà Ciampinesi", "Cambiare si può, Contestabile sindaco" e "Riformisti per Ciampino".

Ciampino è guidata da venti anni da amministrazioni di centro-sinistra. Come si compone la coalizione che la sostiene che si presenta come alternativa di centro-destra per Ciampino?

La nostra coalizione è formata da persone scelte per le loro capacità ed i loro meriti. Inoltre, accanto alle liste del Pdl e dei Socialisti riformisti, a caratterizzare la coalizione di centrodestra c’è una forte impronta civica con la presenza di ben tre liste al fine per valorizzare nella politica locale le realtà cittadine. Questo la gente lo ha capito, identificandoci come un’alternativa seria e credibile.

Negli ultimi cinque anni di amministrazione Perandini quali sono stati i principali punti di contrasto che hanno caratterizzato l'opposizione guidata dal Popolo delle Libertà?

La maggioranza ha sempre ignorato l’opposizione, dimostrando arroganza e noncuranza delle tematiche che abbiamo proposto. Nel corso di questi anni abbiamo presentato interrogazioni, mozioni ed emendamenti su punti qualificanti che, però, sono stati puntualmente respinti per poi essere riproposti dalla maggioranza che li ha fatti propri prendendosene il merito. Inoltre, è sempre mancata la progettualità e la programmazione, mentre è necessario lavorare per obiettivi da realizzare a breve, medio e lungo termine. Abbiamo sempre lavorato in emergenza anche per la convocazione dei Consigli comunali e la documentazione che ci veniva fornita in ritardo era spesso incompleta o addirittura errata.

Sono due i problemi che attanagliano la città di Ciampino anche sulla cronaca: l'aeroporto e i nomadi, due temi sensibili su cui il Comune di Ciampino può poco visto che molte scelte sono in capo al Comune di Roma. Qual è la posizione della sua coalizione su questi due temi di grande impatto sull'opinione pubblica?


Per quanto concerne l'aereoporto ritengo che il traffico low cost all'interno dello scalo deve essere ridimensionato e, in attesa della costruzione di Viterbo, i voli in eccesso devono essere trasferiti immediatamente a Fiumicino. Abbiamo già intavolato un discorso con la Regione Lazio che è sulla nostra lunghezza d'onda come emerso da un recente incontro con l'assessore Lollobrigida che scriverà al ministro Matteoli per chiedere lo spostamento dei low cost al Leonardo Da Vinci. Il nostro prossimo passo sarà  quello di interloquire con lo stesso ministro per un'azione ancora più efficace. Invece per quanto riguarda i nomadi noi abbiamo sempre detto no all'insediamento sia quando a Roma c'erano Rutelli e Veltroni, sia adesso con Alemanno. Ci confronteremo con il Comune capitolino che deve assumere l'impegno di risolvere il problema una volta per tutte. Non abbiamo timore nei confronti di una Amministrazione del nostro stesso colore politico come, invece, ha sempre dimostrato il centrosinistra di Ciampino.

Proprio in merito ai problemi sopra citati come vede la possibilità di un governo di area vasta magari con l'istituzione della città metropolitana?

Sono convinta che sia assolutamente necessario lavorare in sinergia non solo con il Comune e la Provincia di Roma, ma anche con la Regione ed il Governo per risolvere alcune problematiche che caratterizzano il nostro quadrante come l’aeroporto ed il campo nomadi. In alcuni casi, infatti, un Comune non può farcela da solo, ma necessita della collaborazione degli altri enti locali. Per quanto riguarda la salute, per esempio, abbiamo intenzione di implementare il poliambulatorio di via Calò ed istituire un presidio sanitario in sinergia con la Regione Lazio.

Se dovesse indicare tre punti programmatici fondanti del suo programma che saranno la sua guida nei primi 100 giorni di governo qualora dovesse essere eletta sindaco?

Prima di tutto metterò mano ai conti del Comune e delle aziende municipalizzate, riorganizzando la macchina amministrativa che non ha lavorato bene. Capire dove sono gli sprechi e quali danni sono stati commessi nel passato servirà ad utilizzare al meglio le risorse per diminuire la pressione fiscale nel corso dei prossimi anni. Da questo punto di vista è preoccupante che l’attuale assessore al Bilancio Simone Lupi, che è anche il candidato sindaco del centrosinistra, non abbia approvato il bilancio preventivo del Comune. Sarebbe stato un atto dovuto per dimostrare che in questi anni l’Amministrazione ha lavorato in maniera seria, corretta, trasparente e responsabile. Se non lo ha fatto vuol dire che i conti non sono poi così a posto. Poi c'è il tema sicurezza. Appena al governo, chiederemo un potenziamento dei fondi da destinare alla sicurezza dei cittadini. Finora, infatti, la nostra Amministrazione non ha presentato progetti all’assessorato alla Sicurezza della Regione Lazio e, di conseguenza, è uno dei pochi Comuni che non ha ottenuto finanziamenti in merito. Infine per quanto riguarda la sanità intendo potenziare, come detto, il poliambulatorio di via Calò, in sinergia con la Regione Lazio, per l'apertura pomeridiana di cinque giorni lavorativi al fine di ridurre le lunghe liste d'attesa ed incrementare l’assistenza domiciliare, i prelievi, la fisioterapia, le visite specialistiche e le medicazioni. Infine stituire un presidio sanitario di primo intervento per diminuire gli accessi impropri ai pronto soccorso e promuovere un diretto sostegno socio-sanitario per i cittadini.

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