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Elezioni comunali 2011 Colleferro / Piazza Italia

Colleferro: Claudio Gessi è l'altro candidato di centro-sinistra

Claudio Gessi è il secondo candidato del centro-sinistra di Colleferro dopo la spaccatura del Partito Democratico che sfiderà il sindaco uscente Mario Cacciotti. Tra i candidati sindaco anche una donna Alessia Sabene

claudio-gessiClaudio Gessi è il secondo candidato sindaco di Colleferro per il centro-sinistra che si presenta alle elezioni comunali 2011diviso dopo la spaccatura del Partito Democratico, che si è verificata anche in altre realtà in cui si va al voto come Genzano e Rocca di Papa. Attivista sindacale è impegnato con un incarico con la conferenza episcopale regionale e nella sua corsa come sindaco di Colleferro è sostenuto da Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista e la lista civica "RInascita Colleferro" in cui confluisce parte del Partito Democratico.

Sul futuro di Colleferro Gessi punta il suo programma tutto sulla questione ambientale e sul futuro occupazionale della sua cittadina: "Voglio ricoinvolgere i cittadini nella vita amministrativa perchè negli ultimi venti anni sono stati trasformati in sudditi, esautorati da ogni intervento servono solo a votare, per questo vorrei ridare uno spazio vitale ai comitati di quartiere. Sui grandi temi ci impegnamo a consultarli sulle grandi scelte specie sulle tematiche ambientali e urbanistiche".

"Il 75% dei colleferini ha una grande preoccupazione per l'ambiente e la salute, abbiamo impegni precisi da questo punto di vista: chiusura immediata della discarica, controllo ferreo dei termovalorizzatori sia per quanto riguarda ciò che entra negli impianti che per le emissioni, verifica dello stato delle tecnologie e poi chiederemo ai cittadini quale deve essere il futuro degli impianti. Faremo partire immediatamente la raccolta differenziata porta a porta con il ciclo completo dello smaltimento per legare alle tematiche ambientali uno sviluppo occupazionale. Poi sostituiremo gli impianti idrici ancora realizzati in amianto - continua Gessi illustrando il suo programma- Per quanto riguarda il tema dell'occupazione oltre a cercare di supportare le situazioni di crisi in atto come quella dell'Alstom, sono sicuro che a Colleferro ci sia la possibilità di creare un polo aggiuntivo dell'ATAC in supporto di quello di Roma per le manutenzioni, vorremmo rilanciare la piccola e media industria e l'artigianato con un sistema di innovazione e ricerca, con una cittadella dell'innovazione con il supporto delle università. Il territorio di Colleferro deve tornare appetibile alle grandi aziende con una creazione intercomunale che metta in rete le risorse del territorio come l'outlet e il parco tematico di Valmontone, il Parco della Selva, le strutture scolastiche, i prodotti tipici dei monti Lepini ed Ernici per creare una filiera anche in chiave turistica. Sulla destinazione dell'area dell'ex Snia che sono 1200 ettari su 2700 sull'intero territorio comunale, noi siamo per una soluzione equilibrata: un terzo per il potenziamento dell'attività industriale, un terzo da mettere a disposizione dello sviluppo urbanistico e un terzo da ridare alla città per le famiglie, i giovani e la ricerca".

Il candidato sindaco di Colleferro non risparmia critiche per la divisione del Partito Democratico che ha portato il centro-sinistra a esprimere due candidature dovute alle correnti sovracomunali del PD: "La divisione è stata la volontà di un solo uomo (l'onorevole Renzo Carella ndr), noi abbiamo provato a ricucire in tutti i modi nel Partito Democratico con una proposta seria. Qualcuno non lo ha voluto sapendo tra l'altro di perdere pezzi importanti del PD. La scelta di spaccare il centro-sinistra è passata con 15 voti dei dirigenti del PD su 30 e questo la dice lunga sulla situazione. Le parti che sono il futuro della politica, i Giovani democratici e altre componenti hanno deciso di lasciare quella formazione politica. Io non sono iscritto a nessun partito vengo da un impegno nel mondo sindacale e nel mondo del cattolicesimo e abbiamo sempre pensato che la mia candidatura potesse essere di equlibrio e di garanzia per tutto il centro-sinistra. Qualcuno questo non l'ha voluto sentire e ha portato alla spaccatura. Noi stiamo facendo la nostra campagna elettorale per il cambiamento e non abbiamo nessun interesse ad attaccare l'altra parte, stiamo proponendo un rilancio serio per il futuro".

 

 

Oltre a Claudio Gessi si presenta come candidato sindaco per Colleferro anche l'avvocatessa Alessia Sabene con la lista "16 donne per Colleferro”. Una lista tutta al femminile che punta  alla guida amministrativa di Colleferro e che si pone in maniera differente: “La nostra scelta nasce dalla consapevolezza di essere portatrici, in quanto donne, di un diverso modo di vedere ed affrontare le cose, e del diritto-dovere, dopo anni di associazionismo, gruppi e comitati, di assumersi la responsabilità di partecipare in prima persona alla vita politica”, ha dichiarato la Sabene al momento della presentazione delle liste.

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