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Elezioni Roma 2016

Caos schede nei municipi: a rischio il ballottaggio ai Parioli 

Per le sezioni dove sono state riscontrate irregolarità, i magistrati negano il riconteggio delle schede senza prima passare dal Tar. Furia FdI nel II municipio: "Per una manciata di voti ci giochiamo il ballottaggio"

Niente riconteggio dove i numeri non tornano. I magistrati negli uffici elettorali sono stati chiari, nonostante le pressione dei rappresentanti di lista che in queste ore stanno affollando il seggio centrale all'ex Fiera di Roma: per verificare nuovamente le schede elettorali del 5 giugno bisogna rivolgersi al Tar, ma il tempo stringe, il ballottaggio è distante appena 10 giorni e il rischio è che parte del voto dei romani non conti niente o subisca alterazioni.  

Verbali non compilati o scritti a matita, scatoloni con le schede scomparsi e poi riapparsi, urne ancora da aprire con decine di migliaia di voti ancora da contare. La maratona di 30 ore no stop per i presidenti di seggio ha dato i suoi (disastrosi) frutti per i voti dei municipi, gli ultimi a essere scrutinati. Tra stress, stanchezza, forse inesperienza degli addetti ai lavori, la Capitale assiste all'ennesimo caos. E mentre scriviamo il conteggio continua davanti ai giudici sulla Colombo. 

"Basterebbe aprire gli scatoloni per fare una verifica ma le autorià preposte, nonostante la corale richiesta di tutti i rappresentanti delle varie liste, non vogliono. Mi pare illogico cosi vengono alterati i risultati e sottratto agli elettori, che hanno correttamente votato, il loro diritto". Si sfoga la consigliera Nathalie Naim, lista Radicali del I municipio. Qui su 165 seggi sarebbero una trentina quelli dove sono state riscontrate irregolarità. A Prati ci sono seggi in cui mancano totalmente le preferenze dei consiglieri municipali. Registri vuoti, senza le preferenze di lista. Decine di voti che possono fare la differenza per un posto in Consiglio. Sempre nel centro storico, a Testaccio, c'è stato il giallo dello scatolone sparito e poi misteriosamente ritrovato. Ma il caso peggiore rimane il II municipio. 

Nelle zone di Parioli e Flaminio ci sono 21 sezioni su 150 ancora chiuse, mai scrutinate per mancanza di tempo o, è scritto nei verbali, "per eccessiva stanchezza". Qui il quadro è particolarmente critico perché se il primo posto al ballottaggio non è in discussione per Francesca Del Bello, candidata Pd, il secondo è stato assegnato a Fabio Fois, candidato del Movimento Cinque Stelle. "Siamo arrivati a 300 voti - assicura - con il riesame di tutti i voti scrutinati, è chiaro come 21 urne possono essere decisive per cambiare il risultato". Quasi impossibile in questo caso non passare per il Tar. 

E urla allo scandalo Barbara Saltamartini, parlamentare di Noi Con Salvini: "Si rischia di falsare i risultati e mandare al ballottaggio chi non ne ha il diritto, solo perché il magistrato designato presidente in questo seggio, si rifiuta al momento di ricontare 21 sezioni su cui non c'è certezza delle preferenze espresse per i candidati presidenti. Un vero e proprio scandalo visto che tutti i rappresentanti dei partiti a partire dalla Lega, con l'unica eccezione del M5S, hanno richiesto che venga effettuato il riconteggio". Intanto l'Italia dei Valori ha raccolto un dossier che invierà in Procura, chiedendo l'intervento immediato del prefetto e del ministro Alfano. 
 

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