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Elezioni Roma 2016

Ballottaggio, Giachetti chiude al Ponte della Musica per "unire la città"

Il candidato del centrosinistra ha concluso la sua campagna elettorale "a due passi dallo Stadio simbolo delle Olimpiadi". Forte l'attacco alla Raggi: "Chi sono i suoi cittadini? Quelli sul blog di Grillo"

La 'sua' Roma dei 'sì' contro quella dei 'no' dei Cinque Stelle. 'Sì' alle Olimpiadi; 'sì' alle metropolitane; 'sì' allo Stadio della Roma. "Sì a una città aperta agli investimenti privati", una città "che vuole ripartire". Ha scelto il Ponte della Musica Roberto Giachetti per chiudere la sua campagna e lanciare l'ultimo appello agli elettori. Da qui, nel cuore della Roma bene, dall'atmosfera distante anni luce dalla periferica Ostia prescelta invece dal Movimento cinque stelle, Giachetti ha voluto sferrare il suo attacco finale all'avversaria Virginia Raggi. Sospeso sul Tevere, sul ponte voluto da Rutelli e avviato da Veltroni. Alle spalle del palco si intravede una parte del Foro Italico e, visibile, il cartello del Comitato Olimpico Roma 2024 con il Colosseo tricolore. "Ho scelto io questo posto che per me ha simbologie diverse" ha esordito. Simbolo della necessità di "unire una città strappata e divisa"; perché "a due passi dallo Stadio Olimpico il simbolo delle Olimpiadi che noi vogliamo, perchè rappresentiamo una classe dirigente che non ha paura delle opportunità"; simbolo "perché opera che rappresenta insieme all'Auditorium, al Maxxi e allo Stadio Flaminio tutto ciò che di positivo è accaduto a questa città" ha continuato riferendosi alle amministrazioni del cosiddetto 'Modello Roma' di Rutelli e Veltroni. 

Ad ascoltarlo, ed applaudirlo, un pubblico di supporter si è radunato sul ponte che, per l'occasione, è diventata una piccola e stretta piazza. Un pubblico interessato e senza bandiere, coinvolto, nell'attesa, dalla cantante Nicky Nicolai in un'improvvisata 'Nel blu dipinto di blu'. Tra di loro, diversi esponenti del Pd, da Matteo Orfini ai deputati Umberto Marroni e Gianni Cuperlo.  E ancora, Enzo Foschi, l'ex presidente del Senato Franco Marini, la presidente della campagna elettorale, Ileana Argentin. Presenti anche alcuni degli eletti in Consiglio comunale come Anna Paola Concia, Giulia Tempesta, Giulio Pelonzi e Svetlana Celli, e anche ex assessori, come Estella Marino, e assessori in pectore, come Lorenza Baroncelli. Sul palco anche alcuni dei candidati presidente nei Municipi. 

Giachetti, per lo sprint finale in vista di un ballottaggio che lo vede nettamente in svantaggio rispetto alla candidata pentastellata, non ha tirato fuori nessun nuovo asso nella manica. Olimpiadi, Stadio, grandi opere, il ricordo del lavoro fatto al fianco di Rutelli in occasione del Giubileo del 2000. Il pubblico ha applaudito. A scaldare i presenti, però, soprattutto il rinvigorito attacco a Virginia Raggi. "Mi sono sempre rifiutato di reagire alle provocazioni" ha affermato. "Però adesso basta". A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale ha deciso di rispondere. In primis la corruzione, tema centrale nel linguaggio pentastellato. "Noi sappiamo come combatterla" ha affermato ricordando le sue liste pulite. "Loro sono arrivati secondi". Poi ha agitato lo spettro del default per una città gravata da un debito pesante: "Raggi ha detto che i debiti non si pagano. Se accadrà decine di famiglie finiranno in mezzo a una strada".  

Ballottaggio: comizio finale di Giachetti sul Ponte della Musica

Raggi "si è dimenticata di dire che lavorava per lo studio Previti", che "era presidente di una società legata a Panzironi, il braccio destro di Alemanno". E ancora: "Raggi dice che se le arriva un avviso di garanzia chiederà ai cittadini. E chi sono i cittadini? Quelli sul blog di Grillo? Così magari cresce anche la pubblicità che finanzia quel sito". Non manca anche un attacco all'annuncio della giunta: "Io ho fatto i nomi 15 giorni prima del primo turno". Mentre "loro non sono stati in grado di trovare cinque nomi, ogni volta che ne facevano uno, dieci minuti dopo scappava". Infine il contratto: "Ne ha firmato uno che prevede una penale di 150 mila euro, dovrà fare quello che le dicono gli altri". All'antipolitica Giachetti ha voluto rivendicare la 'sua' politica e ringraziare il Pd  "che ancora in queste ore si cerca di infangare e che invece ha fatto pulizia al suo interno".

Sul Ponte della Musica, anche il commissario del partito romano Matteo Orfini: "Oggi siamo di fronte a un fatto nuovo: la Raggi ha commesso un reato e di fronte a una cosa così grave non risponde e fa parlare l'avvocato" ha detto riferendosi alla vicenda delle consulenze della Asl di Civitavecchia. "E' una cosa grave, Raggi parla di trasparenza e nasconde il passato, parla di onestà e commette un reato in violazione della legge Severino, parla di cambiamento e ricicla chi ha fatto il male di questa città". Poi una battuta su Massimo D'Alema: "Non è arrivato. Abbiamo ancora qualche ora prima del silenzio elettorale. Ha tempo fino a mezzanotte per dire che voterà per Giachetti". 

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