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Elezioni Roma 2016

Salvini sconfitto: le sue primarie non "umiliano" Bertolaso. Marchini il più votato

Quindicimila votanti, nessuno ha ottenuto la maggioranza. Marchini è in testa, ma Bertolaso non è lontano. Bene anche Pivetti e Storace. Salvini: "Ora le primarie"

Il popolo della Lega a Roma è spaccato. I gazebo di Noi con Salvini che hanno raccolto oltre 15.000 votanti non sono riusciti in maniera chiara la volontà dell'elettorato. A metà dello scrutinio i contendenti presenti sulla scheda sono sostanzialmente alla pari. A prevalere è Alfio Marchini con circa 1.450 voti. Seguono Pivetti 1300 voti, Storace 1250, Bertolaso 1050. Meloni e Rampelli insieme raccolgono 900 voti. 

E' stato il leader leghista a rendere noti i dati. "Meloni ha preso circa 400 voti. Rampelli ha detto che si sarebbe ritirato, così non ha invogliato la gente ad indicarlo anche se il suo nome era ancora sulla scheda. La prima dei candidati alla voce "altri" è  stata Giorgia Meloni anche se non aveva il nome sulla scheda".  

Spiega Salvini: "Dai risultati dei gazebo emerge un sostanziale pareggio. Forse deve essere il caso di coinvolgere tutti i cittadini romani che si identificano nel centrodestra in una giornata di scelta popolare. Perchè non pretendo che i risultati dei gazebo siano scientifici. Chiamiamole primarie, ma non uno "scimiottamento" sfigato del Pd".

Inutile negare come la Lega si aspettasse un flop di Bertolaso. Ecco perché Salvini stesse è costretto ad ammettere: "Onestamente pensavo che Bertolaso prendesse meno consensi. Prendo atto che c'è gente che ritiene che possa fare il sindaco". 

La conclusione di Salvini dopo queste consultazioni ai gazebo è chiara: "La gente ci chiede di stare uniti perchè divisi si perde. Alla luce di questi risultati chiedo passi indietro perchè con quattro o cinque candidati non andiamo da nessuna parte. Così come è oggi il centrodestra perde e si fa un grande regalo a Renzi Chiedo ai candidati di fermarsi un attimo e ragionare siamo di fronte ad un sostanziale pareggio e se ognuno resta sul suo binario il binario è morto. Se ci presentiamo così Renzi se la ride. Quindi su questo faccio un appello a Meloni e Berlusconi". 

Il primo a commentare la parole di Salvini è stato il candidato civico Alfio Marchini: "Le elezioni da vincere sono quelle di giugno. Per vincerle bisogna convincere ad andare alle urne tutti coloro che non credono più alle promesse del Pd e nel M5s, coinvolgendo i romani come protagonisti di una innovativa proposta per la citt'. È giusto continuare a cercare la sintesi tra le diverse storie politiche che sono una ricchezza e non certo un limite". 

Pronta alle primarie Irene Pivetti: "Se si vogliono fare le primarie del centrodestra, io sono prontissima a partecipare, parteciperei molto volentieri". Contento del consenso Storace che però attacca: "Per uscire dalla situazione di veti incrociati si è arrivati addirittura ad espellere dal proprio partito chi si è schierato con me. Ora c'è bisogno di primarie vere con regole condivise. Io domenica, in coincidenza con le primarie del Pd, lancio la mia candidatura alle elezioni comunali per fare il sindaco di Roma. Sabato finisce la pazienza. E non starò zitto di fronte a nessuno dei responsabili della folle partita giocata dal centrodestra ne' di chi sarà il candidato scelto con la monetina (di Berlusconi)". 

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