Un'intervista doppia ma non un confronto. Virginia Raggi e Roberto Giachetti ieri sono intervenuti entrambi a Ballarò. Il contro alla rovescia corre verso il prossimo 19 giugno quando i cittadini romani saranno chiamati a scegliere chi vorranno per sindaco. "Giachetti è eterodiretto da Renzi" l'attacco della candidata del Movimento cinque stelle, ribaltando l'accusa che le viene spesso mossa di essere 'comandata' da Beppe Grillo. "Raggi scappa dai confronti" ha ribattuto, a distanza, il candidato del centrosinistra. 

Colpo su colpo, anche se ancora a distanza, la caccia al voto è iniziata. Per Giachetti si tratta di recuperare un divario considerevole. "Chiederò il voto a quel milione e mezzo di romani che non ha votato i Cinque stelle ma anche a chi lo ha fatto, perchè penso che lì ci sia sicuramente una parte di voto arrabbiato, che voleva dare un segnale. Voglio parlare a tutti e dire che quel segnale l'ho capito e ora però ci sono due persone, io e la Raggi. La mia faccia e la sua, la mia storia e la sua, le mie idee su Roma e le sue. Per questo imploro che si faccia un confronto uno davanti all'altro" ha detto Giachetti. "Il 35%? Magari non ce lo aspettavamo ma ci speravamo. Non c'è storia in confronto al 17% del Pd. Ma rimaniamo con i piedi per terra" il commento della candidata pentastellata. 

"Chi dice sempre no è il Pd, che ha detto no all'abolizione di Equitalia e no al reddito di cittadinanza" ha ribattuto Virginia Raggi. Se la prende con il Pd, in questo caso rappresentato dall'amministrazione Marino: "Il Pd si vanta di aver chiuso Malagrotta. Peccato che non ha previsto un piano alternativo e quindi ogni tot Roma si riempie di nuovo di rifiuti. Ma gli inceneritori li lasciamo al Pd. Noi aumenteremo la differenziata e ammoderneremo gli impianti di trattamento meccanico biologico" ha affermato. In quanto alle risorse Raggi ha ricordato: "Ricontratteremo il tasso di mutuo, faremo un audit sul debito e poi useremo il tesoretto di 1 miliardo di sprechi che si genera ogni anno. Così troveremo i soldi per fare tutte le cose che vogliamo fare". La prima cosa che farà? "Corsie preferenziali, le stiamo già disegnando". 

Poi sulle Olimpiadi. Evento sul quale ha una posizione più cauta rispetto al candidato di centrosinistra. Francesco Totti è favorevole alle Olimpiadi a Roma? "Mi meraviglierebbe il contrario: è un grande campione e uno sportivo a livello mondiale" ha detto commentando le affermazioni di Totti, il quale in serata ha comunque diramato una precisazione chiarendo che le sue dichiarazioni nulla avevano a che vedere con la politica. "Non siamo pregiudizialmente contrari alle Olimpiadi ma Roma ha una situazione di debito di 14 miliardi e mezzo. In questo periodo ho girato Roma come non avevo mai fatto prima e non un romano, non uno solo, mi ha chiesto delle Olimpiadi. Ai romani interessano i trasporti, le buche. Sono questi i problemi dei romani".

Giachetti non la pensa così. "Totti? Ha spiegato che non era un endorsement per me ma per Roma. Questa città ha un'opportunità straordinaria". Accordi con Verdini? "A Roma ho gestito le cose in un modo diverso, ho fatto le primarie con il centrosinistra, sono andato alle elezioni con una coalizione di centrosinistra, ho presentato liste e giunta in anticipo proprio per evitare spartizioni e accordi. Ho iniziato così e andrò avanti così". Poi ha aggiunto: "A Roma, credo sia un caso unico in questo momento, siamo riusciti a tenere insieme tutto il partito: ho fatto iniziative con Bersani, Veltroni, Renzi, con tutti. Penso che anche questo abbia contribuito a farci fare il salto di qualità che ci ha consentito di arrivare al ballottaggio. Ho chiesto io di vedere tutti i parlamentari e i consiglieri eletti spiegando che la partita è assolutamente aperta, a una condizione: che si stia ancora tutti insieme. E se stiamo tutti insieme possiamo farcela".