Renzi attacca Raggi: "Se vince un candidato contrario, Olimpiadi a rischio"
Il premier al Tg1: "Si vota per il primo cittadino ma ci sono dele conseguenze anche sulla politica nazionale". La candidata pentastellata poche ore prima: "Ridicolo parlarne in una città devastata"
"Se a Roma vince un candidato contro le Olimpiadi ci sono delle conseguenze per il Governo nazionale, nel senso che non possiamo più farle". Matteo Renzi all'attacco di Virginia Raggi. L'occasione è stata un'intervista al Tg1 nel quale il presidente del Consiglio non ha perso occasione per parlare alla pancia dell'Italia e dei romani. Poche ore prima, infatti, la candidata del Movimento cinque stelle aveva definito "ridicolo" parlare di Olimpiadi "in una città devastata come Roma".
Così per il premier, le elezioni romane diventano una sfida nazionale. Alle amministrative "chi va a votare sceglie il sindaco, si vota per il primo cittadino non per il primo ministro" ha affermato. Per non mancano "gli effetti anche sulle dinamiche di politica nazionale". Ad esempio, ha aggiunto, "se a Roma vince un candidato contro le Olimpiadi ci sono delle conseguenze per il Governo nazionale, nel senso che non possiamo più fare le Olimpiadi, e io credo sia fondamentale si facciano".
Una chiara risposta a quanto affermato poche ore prima dalla candidata del Movimento cinque stelle, intervenuta ai microfoni di Rtl 102.5 durante 'Non Stop News'. Raggi ha affermato: "Le Olimpiadi oggi in una città devastata come quella di Roma sembrano quasi uno scherzo, se ne parla sempre, sembra ridicolo" ha spiegato. Poi ha acceso l'attenzione sui costi: "Anche Torino 2006 ha comportato moltissimi extra-costi che sta gestendo la città. Noi ancora stiamo pagando e dobbiamo pagare indennità per gli espropri effettuati durante le Olimpiadi del 1960, quindi i dati storici ed economici ci dimostrano che i soldi del Cio, quelli che vengono erogati per queste grandissime manifestazioni, non bastano mai e quindi la città si debba indebitare ulteriormente. Io non so se sia il caso oggi di indebitare ulteriormente la città per opere sicuramente importanti come possono essere una nuova città dello sport, per quanto ne abbiamo una che è praticamente incompleta, quando in realtà abbiamo bisogno di concentrare tutti gli sforzi per rendere vivibile e ricostruire una città che tutti i giorni i romani vivono".
