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Elezioni Roma 2016

Casamonica: "Preferisco Giachetti". Lui ribatte: "Non voglio i suoi voti"

L'endorsement è stato trasmesso dalla trasmissione di La7 Tagadà. I Cinque stelle polemizzano su Facebook. Orfini ribatte: "Ci ho messo due minuti a rifiutare quei voti"

Luciano Casamonica appoggia Roberto Giachetti al ballottaggio? No grazie. E' polimica sull'endorsement mandato in onda ieri dalla trasmissione di La7 Tagadà. In alto la scritta "Da Fede a Casamonica appoggi elettorali non richiesti". Sotto l'esponente Casamonica, alle spalle un campo e alcuni palazzi, che afferma: "La Raggi è troppo giovane, ci vuole una persona con più esperienza. Darei la mia preferenza a Giachetti".

Il Movimento cinque stelle non se l'è fatto scappare e su Facebook ha attaccato: "Questo è Luciano Casamonica, nipote di Vittorio Casamonica, celebrato e ricordato nei funerali della vergogna di Piazza Don Bosco. Lo stesso Luciano Casamonica che compare nella foto simbolo di Mafia Capitale, scattata il 28 settembre 2010 al centro accoglienza Baobab. Ve la ricorderete, c'erano tutti". Continuano:  "Chiamate Orfini, perché forse la pulizia di cui di è riempito fino ad oggi la bocca non gli è riuscita poi così bene. Anzi". A rispondere, sempre su La7 è Roberto Giachetti a 'L'aria che tira'.  "I voti dei Casamonica? Se li possono tenere, mi sembra una evidente polpetta avvelenata". Poi ha aggiunto: "Non ho niente a che fare con questa gente e mi sarebbe piaciuto che altri concorrenti che prendono voti a Ostia e che hanno ricevuto l'endorsement degli Spada fossero stati così precisi nel prendere le distanze come lo siamo stati noi". 

Con un lungo post su Facebook è intervenuto anche Matteo Orfini: "Appena letta la notizia ho spiegato che Casamonica può farne a meno perché quei voti non li vogliamo. È stato semplice, ci ho messo 2 minuti a rifiutare quei voti". Poi il contrattacco: "È quello che da mesi chiediamo ai grillini di fare con gli Spada a Ostia. Mesi passati invano ad aspettare una parola chiara. Oggi la Raggi chiude la sua campagna lì. Vediamo se come al solito attaccheranno il Pd, Libera, i giornalisti che vivono sotto scorta per aver denunciato i mafiosi o se per una volta riusciranno a spendere una parolina contro i clan" continua Orfini. "Chiamandoli per nome, come abbiamo fatto noi. E magari anche contro quei balneari abusivi con cui fanno riunioni a porte chiuse (c'era una volta lo streaming...). Vediamo se si impegneranno ad abbattere il lungomuro e a revocare le concessioni illegittime. A giudicare dal comportamento su altri temi, ne dubito".

Orfini punta il dito anche contro il sostegno che Micaela Quintavalle, la leader del sindacato Cambia-menti, ha esternato verso la Raggi. "La leader degli scioperi selvaggi dei trasporti che in più di una occasione hanno paralizzato Roma è una sua sostenitrice accanita" continua il post su Facebook. "E non è un caso che - ancora ieri - la candidata grillina non abbia speso mezza parola a sostegno di Rettighieri che in Atac ha iniziato una importante opera di pulizia. La verità è abbastanza semplice: si inneggia al cambiamento nei comizi mentre sotto al palco si costruiscono patti con i soliti poteri e con le consorterie che hanno contribuito non poco al declino della città". 

Il Movimento cinque stelle attacca invece ricorda la foto in cui era presente anche Luciano Casamonica. "Ve la ricorderete, c'erano tutti: l'attuale ministro Poletti (Pd), allora presidente di Legacoop, Franco Panzironi (ex Ama), l'ex sindaco Alemanno, Umberto Marroni (Pd), Giordano Tredicine, Ozzimo (Pd), il boss delle cooperative Salvatore Buzzi, iscritto anche lui al Pd nella sezione Prenestino ed oggi al 416 bis" continuano. "Tutti, seduti al tavolo, a mangiarsi la nostra città". Poi l'appoggio alla Raggi: "Saremo ad Ostia per chiudere questa lunga campagna elettorale e proprio dal litorale romano ribadiremo un concetto oramai chiaro ed evidente: gli anticorpi per la Capitale ce li ha il 5 Stelle e Viginia Raggi".

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