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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

II municipio, Del Bello: "Sel si confronti, costruiamo una coalizione"

Intervista a Francesca Del Bello: l'ex vicepresidente dell'ex III municipio ha vinto le primarie contro Andrea Alemanni ed è la candidata del centrosinistra alla presidenza

Alle primarie del centrosinistra di domenica 6 marzo ha battuto l'attuale capogruppo del Pd in consiglio municipale, Andrea Alemanni, con il 61,02 per cento delle preferenze. Francesca Del Bello, già vicepresidente dell'ex III municipio, oggi candidata alla presidenza del II, è pronta a sostenere oltre tre mesi di campagna elettorale. 

Cosa ha reso vincente la sua candidatura alle primarie?

Nelle due settimane di campagna elettorale abbiamo sostenuto diverse iniziative tra i cittadini: ho incontrato associazioni territoriali, cooperative, singoli residenti, volantinato fuori dalle scuole. È stato un lavoro utile, di dialogo con la cittadinanza, di confronto e ascolto dei problemi, che mi ha permesso anche di iniziare a individuare insieme a queste realtà possibili soluzioni.

Cosa le hanno detto i cittadini del II municipio?

I cittadini hanno bisogno che il territorio venga curato e custodito. Servono parchi attrezzati e puliti dove poter portare i propri figli a giocare, marciapiedi su cui poter camminare senza problemi, strade pulite senza immondizia. L'amministrazione municipale deve garantire la cura della città. Inoltre c'è una forte richiesta di coinvolgimento attivo da parte di associazioni, cittadini attivi e comitati che chiedono di contribuire, per quanto è nelle loro possibilità. Se diventerò presidente raccoglierò questa disponibilità e cercherò le forme di coinvolgimento più adatte. La partecipazione dei cittadini è un elemento fondamentale per un governo locale. Poi naturalmente vanno gestite anche le grandi questioni urbanistiche. 

Ci può disegnare il quadro?

Dalla stazione Tiburtina all'abbattimento della tangenziale fino alla riqualificazione della Batteria Nomentana. Il Municipio dovrà dire la sua, rendendosi protagonista con strumenti nuovi, anche sul progetto urbano Flaminio e su quello di San Lorenzo. Il Piano regolatore si è rivelato carente rispetto alla capacità di rendere operativi questi progetti in tempi certi. Così la trasformazione rimane sempre sulla carta. Per questo aspetto servirà certamente anche il sostegno del Comune. 

Il Pd municipale esce da un periodo di scontri interni e divergenze. Come ricucire lo strappo?

Dobbiamo semplicemente prendere atto che dopo le primarie il partito ha un candidato che deve sostenere una lunga campagna elettorale. In vista delle elezioni dobbiamo abbandonare beghe interne e lavorare uniti per raggiungere l'obiettivo. Anche l'attività istituzionale dovrà remare in questo verso. Dobbiamo diventare un partito solido. 

Rispetto al 2013 lo scenario politico è cambiato anche a livello di coalizione. Cosa si devono aspettare gli elettori del II Municipio?

Ho già chiesto un incontro con il responsabile municipale di Sel per capire se ci sono le condizioni programmatiche per presentarsi uniti alle prossime elezioni. Credo sia necessario un confronto su temi specifici del territorio e su obiettivi comuni. Verificheremo la possibilità di allargare la coalizione e prospettare un governo municipale unitario. Il tutto nella massima trasparenza: se ci sarà una chiusura spero sia relativa a elementi programmatici e non a questioni di principio. 

È favorevole alla formazione della coalizione?

Si, farò di tutto affinché si creino le condizioni. Credo sia sbagliato correre divisi. 

L'esperienza di Gerace si chiude in anticipo. Il II Municipio è uno dei quattro dove si sono tenute le primarie, in tutti gli altri i presidenti dem uscenti puntano ad essere riconfermati. Se dovesse vincere le elezioni il suo lavoro procederà in continuità con quello di Gerace? Ci sono aspetti che vanno invece cambiati?

Ci sono questioni su cui la continuità va garantita semplicemente perché hanno dimostrato di essere dei punti qualificanti dell'azione di governo degli ultimi tre anni. Allo stesso tempo altri aspetti vanno cambiati: dobbiamo fare in modo che il Municipio riacquisti protagonismo su alcune questioni. 

Per esempio?

Penso alla riapertura dell'area verde di Villa Blanc o di quella di Villa Massimo. L'azione del municipio dev'essere più efficace e incisiva. Spesso si è mantenuto un atteggiamento troppo burocratico verso il Comune. Se è per il bene dei cittadini credo si possa anche andare contro l'amministrazione centrale, anche se appartiene alla tua stessa parte politica.  

Il II Municipio nasce dalla fusione tra i Parioli e San Lorenzo: due realtà molto diverse. Gerace sembra aver pagato una scarsa attenzione verso il secondo. È d'accordo?

Senz'altro San Lorenzo per tre anni è stato abbandonato a sé stesso. E questo è un dramma. Al contrario il II Municipio deve restituire centralità ai quartieri trascurati, elaborare un'idea complessiva, essere cosciente delle necessità di ciascuno di essi. San Lorenzo presenta dei problemi difficili e forse per questo sarebbe stato necessario metterci più testa e più cuore. La prossima amministrazione dovrà recuperare là dove sono state messe in campo politiche poco efficaci, dando priorità alle emergenze.  

Quali sono le emergenze per San Lorenzo?

In cima alla lista c'è la movida che, fino ad oggi, ha reso difficile conciliare la vita notturna del quartiere con quella quotidiana dei cittadini. Serve un intervento significativo per ristabilire equilibrio. In secondo luogo, garantire sicurezza. Oggi San Lorenzo non è un quartiere sicuro. Lo spaccio di droga è ormai un fenomeno incontrollato e spesso il consumo di alcol rende alcuni frequentatori pericolosi. Infine c'è un problema di decoro. L'introduzione della raccolta differenziata ha migliorato la situazione e bisognerà capire cosa si può fare ancora. Prestare attenzione a San Lorenzo deve diventare un tema cittadino, non solo municipale. Una situazione di cui si dovrà occupare anche il prossimo sindaco. Sperando che sia Giachetti. 

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