Giuseppina Granito: il mio impegno in difesa dell'ambiente

NOTE BIOGRAFICHE

Sono nata a Roma nel rione Monti, negli anni del Boom economico. Lavoro in ospedale, mi occupo di comunicazione e dirigo un mensile on-line che tratta di sanità regionale. Ciò mi ha messo di fronte a una drammatica evidenza: il cittadino fatica a ottenere informazioni, a entrare in rapporto con le istituzioni, a esigere i propri diritti. Vivo nel quartiere Tre Fontane nord dal 1997. Fui colpita,  appena arrivata, dall’aria pura e sottile del luogo e mai vorrei che qualcuno potesse un giorno privarci di tale dono ma il rischio è concreto. Un’antica passione mi ha spinto a occuparmi da anni di urbanistica e ambiente. Ho iniziato le mie battaglie in favore della salvaguardia del territorio negli anni Novanta e vado avanti con la stessa determinazione di allora e una certezza in più: lo sviluppo della città legato al primato del cemento ha le ore contate. 

ANALISI MOTIVAZIONALE 

Sono impegnata da anni nella battaglia contro l’ulteriore edificazione di via di Grottaperfetta, progetto noto come “I 60” che con 35 palazzi, 400 mila metri cubi, 5000 nuovi residenti e tanto, tanto traffico in più, renderebbe invivibile un quartiere che oggi garantisce una accettabile qualità di vita. Combatte con me un indomito gruppo di cittadini, convinti che il nostro territorio non debba diventare terreno di conquista per pochi privilegiati detentori del potere economico ma restare bene comune a disposizione della collettività. Ho accettato la candidatura nella lista “Cittadini per Catarci” perché per primo il presidente del nostro municipio ha rivendicato l’esigenza di attribuire maggiori competenze e risorse alle istituzioni locali: decoro, pulizia, sicurezza, manutenzione del verde, non possono essere gestiti da un potere centrale che poco vede e nulla fa.

TRE PROPOSTE PER IL MUNICIPIO VIII

1.    Sviluppo del concetto di sussidiarietà – articolo 118 Costituzione – per sostenere l'iniziativa dei cittadini a favore dell’interesse generale e la tutela del proprio ambiente. Abbattere gli intralci burocratici garantendo i processi di partecipazione. 
2.    In VIII Municipio come in ogni altro quadrante di Roma, i punti di forza debbono identificarsi con la cultura, il turismo intelligente, la creatività, l’aggregazione, l’avvio dei giovani al lavoro con nuove imprese e nuove forme di occupazione. 
3.    Rinascita dei quartieri “desertificati”, con la realizzazione di centri commerciali naturali, per assicurare decoro, pulizia, sicurezza. Istituzione di uno sportello municipale per l’accesso a fondi Ue dedicati allo sviluppo territoriale.