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Elezioni Roma 2016

Giorgia Meloni si candida a sindaco: "Restituirò orgoglio ai romani"

La presidente di Fratelli d'Italia ha ufficializzato la sua decisione in piazza del Pantheon, davanti a cronisti e sostenitori. Appello a Salvini e Berlusconi: "Uniti possiamo vincere"

“Sono qui per annunciare che dopo attenta e ragionata riflessione ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma”. Giorgia Meloni rompe gli indugi e ufficializza una decisione che nelle ultime ore si era fatta sempre più concreta. Ha scelto di farlo in piazza della Rotonda,  di fronte al Pantheon, a pochi passi dalla Camera, stretta tra le numerose telecamere dei giornalisti, diversi esponenti di Fratelli d'Italia e i suoi sostenitori. Niente palco. Solo un microfono per fa sentire la sua voce decisa. La definisce “una scelta d'amore” per “restituire orgoglio ai cittadini romani”. Una scelta che arriva al termine di un lungo braccio di ferro attorno alla candidatura di Guido Bertolaso che, commenta la leader di Fdi, “non è riuscito a scaldare i cuori del romani”. 

“La posta in gioco è molto alta” ha spiegato. “Si tratta di continuare a combattere il governo Renzi, non vogliamo dargliela vinta. Si tratta di restituire dignità a Roma”. Meloni cita il latino: “Una volta quando dicevi civis romanus sum era motivo d'orgoglio. Oggi si pensa solo a mafia capitale, ai topi per le strade o al degrado” spiega. “Ecco, noi vogliamo ridare orgoglio ai romani. La cosa che mi spaventa di più è pensare che i cittadini non ci credano più”.  

La risposta di Giorgia Meloni è arrivata forte e chiara anche in merito alla sua gravidanza, al termine di giorni di polemiche mediatiche sulle parole di Bertolaso. “Ogni donna deve scegliere liberamente come affrontare questo momento”. Non nasconde le sue iniziali perplessità relative al delicato periodo che sta vivendo: “Avrei preferito godermi i mesi della mia gravidanza”. Ma poi ha prevalso “lo spirito di servizio”. Spiega: “Ho sempre detto che se non ci fossero state altre opzioni convincenti in campo, sarei scesa io”. E così è stato. Meloni trasforma il limite della sua gravidanza, “se sarà troppo stanca per un comizio in più i romani capiranno”, in un punto di forza: “Del resto il simbolo di Roma è una lupa che allatta”. 

Infine l'appello a tutto il centrodestra: “Non sono qui per dividere ma al contrario per unire e, soprattutto, per vincere”. Meloni chiede, senza mezzi termini, a Salvini e Berlusconi di sostenerla: “Non lasciamo Roma nelle mani di chi l'ha ridotta così o dei Cinque Stelle”. E a Berolaso di fare un passo indietro: “Poteva essere un valore aggiunto ma non ha convinto i romani e non ha tenuto unita la coalizione. Dacci una mano, non farti strumentalizzare”. 

Nonostante l'appello all'unità, la candidatura di Giorgia Meloni ufficializza la frattura nel centrodestra. Matteo Salvini è pronto ad appoggiarla: "E' la candidata migliore per Roma" ha scritto in un tweet. "Il nostro obiettivo è arrivare al ballottaggio" ha ribadito nel corso di una conferenza stampa alla Camera. E' stato proprio il leader del Carroccio il primo a rompere l'unità della coalizione attorno all'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che in una delle sue prime interviste si dichiarò contrario alla politica delle ruspe per i campi rom. Dopo un mese di braccio di ferro, con una moral suasion mediatica da parte di Salvini, è arrivato il momento 'dell'extrema ratio': la candidatura di Giorgia Meloni. "Guido Bertolaso è come un giocatore in prova non adatto alla mia squadra" ha ribadito Salvini ai microfoni di Agorà su RaiTre. 

Silvio Berlusconi non sembra disposto a fare un passo indietro. "Prendo atto che c'è gente che cambia parere quando cambiano temperatura e umidità. Noi non arretriamo su Bertolaso, ci abbiamo messo mesi per convincerlo a candidarsi e lui era stato confermato da tutti gli alleati con dichiarazioni pubbliche" ha scritto su Facebook. "Bertolaso vincerà sicuramente al primo turno con la sua lista civica, alla quale si affiancherà quella di Forza Italia" ha affermato ospite de La Tefonata su Canale 5. Poi l'affondo: "Meloni sa benissimo che oltre ad affrontare una dura campagna elettorale non ha nessuna possibilità di diventare sindaco di Roma". Occhi puntati anche su Guido Bertolaso che pochi giorni fa aveva affermato: "Se Meloni si candida, mi faccio da parte".  Oggi però ai microfoni della trasmissione radio 'Un giorno da pecora' ha cambiato idea: "Non mi ritiro". 

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