rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

Primarie 6 marzo, Mascia: "Roma ha bisogno di una riconversione ecologica"

Tra i fondatori dei Verdi, animatori dei comitati Bobi, dei Girotondi e del Popolo Viola Gianfranco Mascia è tra i candidati alle primarie del centrosinistra

Ecologista, scrittore e blogger, tra i fondatori dei Verdi, Gianfranco Mascia è tra i candidati alle primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo 6 marzo. Animatore a metà degli anni '90 dei comitati Bobi, la campagna 'Boicotta il Biscione' contro le tv di Berlusconi, dei Girotondi e del Popolo Viola, oggi è co-portavoce dei Verdi. Per Mascia non c'è dubbio: “Roma ha bisogno di una riconversione ecologica”.

Perché ha deciso di candidarsi?

Lo stato di Roma è sotto gli occhi di tutti. Dal centrosinistra al centrodestra, sono tanti ad aver provato a cambiare seriamente le cose. Ora serve una vera svolta ecologista. Rifacendomi al compianto Alex Langer, che ho avuto il piacere di conoscere, credo che a Roma serva una riconversione ecologica, un cambiamento profondo per rilanciare l'economia. Ricordo che economia ed ecologia hanno la stessa radice oikos e possono andare di pari passo. 

Come mettere in atto questa riconversione ecologica?

L'ecologia ha vari componenti. Per esempio, per l'ecologia dell'uomo e della donna bloccherei qualsiasi processo di privatizzazione delle scuole d'infanzia, le rilancerei e diminuirei le rette. È una questione di diritti dei bambini, delle mamme e dei papà. In secondo luogo lo stop al consumo di territorio: bisogna utilizzare tutte le risorse economiche dell'edilizia per ristrutturare edifici esistenti e per riconvertirli alle normative energetiche. Oppure, per esempio, per portare acqua e luce in periferia dove non ci sono, sistemare le strade ridotte male. Dove prendiamo i soldi? 

Esatto, ci dica quali sono le sue proposte.

Credo sia necessario sfruttare bene i soldi che entrano. Per esempio la tassa di soggiorno che versano ogni anno milioni di turisti. Quei soldi devono essere dirottati verso la risistemazione di Roma, dal centro alla periferia. Anche in periferia, infatti, ci sono beni culturali ed artistici.

In cima alla lista delle emergenze i trasporti e i rifiuti. Cosa propone?

Parto dai rifiuti, un piccolo capitolo del bilancio. L'unico contributo che riceviamo dallo Stato sono 500 milioni di euro frutto del patto della pajata con Berlusconi. Un trasferimento che poi viene ritassato sui romani che pagano l'Irpef più alta d'Italia. Questo aspetto sbilancia l'ordinanria amministrazione perché questi soldi vanno sul bilancio di cassa corrente. Credo che vadano invece spostati su fondi strutturali. I primi fondi strutturali da chiedere sono i 400 milioni di euro per realizzare il porta a porta spinto in tutta la città. Grazie a questo io prometto che, se dovessi diventare sindaco, dimezzerò la tassa sui rifiuti dei romani. A riguardo ci sarebbe un aspetto correlato.

Di che cosa si tratta?

L'avvio della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città permetterà di togliere quella vergogna dei cassonetti dalle strade. Questo produce una conseguenza. Una visione ecologica, infatti, porta a considerare la città come un organismo, un ecosistema in cui ogni aspetto è correlato. Togliendo i cassonetti dalle strade si risolve anche il problema del rovistaggio. Queste energie andrebbero convogliate in start up create dai rom che hanno una specializzazione della selezione dei rifiuti. Creando delle cooperative i rifiuti, selezionati e vagliati, potrebbero diventare un reddito e non un costo, come invece accade oggi per smaltirli. 

Quali proposte invece sui trasporti?

La metro C va conclusa al Colosseo. Poi basta mega progetti: prediligerò quelli piccoli come tram leggeri e piste ciclabili.  

Ha già accennato alla necessità di reperire dei fondi strutturali.  Una delle difficoltà riscontrate dall'ex sindaco Marino ha riguardato proprio i trasferimenti da parte del Governo per Roma Capitale. Crede serva una svolta sotto questo punto di vista?

Il problema non è solo di Marino e del rapporto con il Governo. Atac, per esempio, aveva un credito esigibile dalla regione di 680 milioni di euro. È sconvolgente. La Regione rischia di far fallire una municipalizzata. Ma non solo Atac. È interessante notare un dato riportato da Open Campidoglio: il comune di Roma riceve dalla Regione 1 euro pro capite a differenza di Milano che, per ogni cittadino, riceve quasi 100 euro. Sono squilibri di bilancio che vanno sistemati. Chi dice 'Roma ladrona' si sbaglia di grosso. Forse dovrebbe dire Milano ladrona.   

Perché domenica prossima gli elettori di centrosinistra dovrebbero votare per lei. 

Innazittutto perché c'è Orso. Nel senso che Mascia e Orso rappresentano l'ecologia, la trasparenza e la legalità. Il Comune di Roma diventerà una casa trasparente quando metterò Orso seduto nella sala del Campidoglio. In secondo luogo Roma le ha provate tutte per cambiare: centrodestra e centrosinistra. Ora è il momento della svolta ecologista. 

Se diventasse il candidato sindaco per il centrosinistra quale avversario teme di più? 

Verdini. Lui è il più grande avversario del centrosinistra e io chiedo che non si facciano patti con lui o con i suoi uomini. È una cosa assolutamente da evitare e io sono l'unico candidato che potrà farlo, per il mio passato da movimentista, girontondino e protogrillino, come qualcuno ha scritto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primarie 6 marzo, Mascia: "Roma ha bisogno di una riconversione ecologica"

RomaToday è in caricamento