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Elezioni Roma 2016

INTERVISTA | Rampelli: "Marchini uomo di sinistra. Forza Italia ha firmato la sua morte"

Berlusconi sceglie Marchini e il centro destra nella Capitale si spacca. L'intervista di Romatoday a Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia e deus ex machina del partito romano

Il nuovo tandem Berlusconi-Marchini non fa paura, perché "Marchini è un uomo di sinistra" e "il centrodestra moderato ha già scelto da che parte stare". Nessun dubbio per Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia e deus ex machina del partito romano: mentre "Meloni andrà al ballottaggio", Forza Italia subirà i contraccolpi di una scelta boomerang, che almeno su Roma, "li porterà alla morte". E se il Cav dopo l'appoggio al candidato civico mette il cappello su un nuovo polo moderato, Rampelli rivendica gli stessi valori liberal europei anche per Fratelli d'Italia: "Noi mai stati di estrema destra". Salvini romano a parte.  


Forza Italia sceglie Marchini. Un commento a freddo?

Abbiamo sperato fino alla fine che Berlusconi prendesse la decisione più naturale: rimanere in un'alleanza di centro destra con Fratelli d'Italia e con la Lega di Salvini. E invece ha scelto di arrestare un processo di rinnovamento del centrodestra di cui l'Italia ha bisogno, la scelta più improvvida.

Anche per lei siamo di fronte a un nuovo patto del Nazareno?

E' un dato oggettivo. Favorisce oggettivamente sinistra e Pd, se così non fosse, se fosse vero che Berlusconi è ancora contro Renzi, Marchini e Forza Italia dovrebbero convergere su di noi. Piuttosto stiamo assistendo a un maldestro tentativo di impedire che Giorgia Meloni vada al ballottaggio. Cosa che a nostro avviso non riuscirà a fare. 

Cioè Marchini non rischia di drenare voti dall'elettorato di centrodestra? Berlusconi ha dichiarato: "Con lui condividiamo una cultura moderata, ispirata ai valori liberali e riformisti"...

Lo escludo nella maniera più assoluta. Gli elettori della destra moderata hanno già scelto con chi stare, altrimenti i sondaggi non porterebbero Giorgia Meloni sopra il 20 per cento. E poi le ricordo che Marchini è un uomo intimamente legata alla sinistra. Solo tre anni raccoglieva le firme per partecipare alle primarie del Pd a Roma, ha contribuito al salvataggio del quotidiano l'Unità, e ha fatto parte del cda della Fondazione Italiani Europei, di Massimo D'Alema. Direi che può bastare. 

Sì, ma la vostra rottura con Berlusconi, e l'appoggio di Salvini a Meloni, non rischia di mettervi in luce come forza di estrema destra penalizzandovi agli occhi degli elettori?

Noi non siamo mai stati di estrema destra, non so chi glielo ha detto, non mi risulta che nessuno ci apostrofi così. 

Parlo degli assetti romani. Salvini non è mai stato un uomo della destra europea, moderata...

Sono il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, e parlo per Fratelli d'Italia. Siamo sempre stati una destra moderna, europea, determinata e non disponibile a negoziare sui valori. Una destra aperta e inclusiva. E se il problema fosse l'estremismo non saremmo andati bene neanche in altre che andranno al voto, dove si è trovata un accordo, e non saremmo andati bene neanche nel 2013. 

Alfio Marchini è stato il primo candidato proposto da Forza Italia, ed è stato votato anche alle "gazebarie" di Salvini. Come mai voi avete messo il veto?

Noi non abbiamo messo il veto su nessuno, è un'informazione sbagliata. Abbiamo sempre detto che se avesse voluto contribuire all'interno di un'ampia coalizione di centrodestra sarebbe stato il benvenuto. 

Ma non come candidato sindaco. Perché?

Le ripeto, Marchini è un uomo che ha una forte storia di sinistra, poi, ben vengano i ripensamenti, ma non può comunque guidare in un ruolo apicale una coalizione avversaria. Mi pare evidente. Altrimenti gli elettori non capiscono più niente, poi diciamo che la gente si allontana dalla politica. Noi siamo stati semplicemente coerenti. 

Cosa accadrà al centrodestra a livello nazionale?

Premessa: Forza Italia a Roma si estinguerà dopo questa scelta improvvida, e Giorgia Meloni andrà al ballottaggio. Dopodiché, per le prossime politiche semplicemente il centro destra avrà una nuova configurazione. 

Andrete senza Berlusconi?

Noi siamo aperti e inclusivi. E se qualcuno avrà il desiderio e la forza di rimettere in piedi il centro destra, dopo questa pagina assurda scritta nella Capitale, semplicemente si attiverà un processo democratico per la scelta del leader che si candiderà alla presidenza del Consiglio. 

Qualche nome di candidati in lista per il Campidoglio? 

Fabrizio Ghera, ex capogruppo in Consiglio con Alemanno, il portavoce romano Andrea De Priamo, l'ex consigliera Lavinia Mennuni, l'ex presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi, e diversi consiglieri municipali, tra questi Maurizio Politi (V municipio, ndr) e Monica Picca (ex consigliera del X). Abbiamo puntato a una lista normale, nessun colpo di scena. La sfida si vince se scendono in campo le persone normali. 
 

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