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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

Elezioni, candidati a confronto con i costruttori. Raggi diserta, per lei una poltrona vuota

Giachetti, Meloni, Marchini e Fassina si sono confrontati con l'Acer presso la sede dell'Anci. Assente la candidata pentastellata: "Le abbiamo conservato un posto, dialoghiamo con tutti"

“Abbiamo conservato un posto a Virginia Raggi per testimoniare la nostra volontà di essere interlocutori di tutti”. È iniziato in polemica verso la candidata del Movimento cinque stelle il confronto tra l'Associazione dei costruttori romani e i candidati a sindaco presso la sede nazionale della categoria, l'Ance. Se Roberto Giachetti, Giorgia Meloni, Alfio Marchini e Stefano Fassina hanno risposto alla chiamata, Virginia Raggi “ci ha comunicato che non potrà essere qui per sopraggiunti impegni personali inderogabili” ha comunicato il direttore dell'associazione Alfredo Pecorella.  

Il punto di partenza del confronto è una relazione realizzata dal Cresme sulle strategie di sviluppo delle maggiori capitali europee, sulla “nuova fase urbana” che vivranno le città per il prossimi 30 anni. Dalla sfida climatica a quella infrastrutturale passando per la digitalizzazione, si guarda con favore a città in crescita. Dal 'Bigger and better' di Londra, al 'Grand Paris'. 

I cardini del discorso li detta il padrone di casa, l'Acer: “Per noi costruttori non è il momento delle rivendicazioni corporative. Questo non è un incontro sull'edilizia ma un confronto sui problemi della città per sperare di uscire dal degrado che sta attraversando” le parole del presidente Edoardo Bianchi. “Chiediamo ai candidati di sostituire fin da ora la 'visione lunga' della strategia alla solita 'visione corta' della tattica”. Attenzione alle regole e più poteri del sindaco: “Vanno aumentati, non possono essere prigionieri di assessori e Consiglio”. Tra le tematiche che stanno più a cuore ai costruttori quella delle risorse, “basta gestire il Comune con un bilancio stringato”, l'appeal della città e la lotta al degrado, con un attacco alle occupazioni abitative definite "non più tollerabili”.  

Il confronto parte da una proposta per migliorare la vita dei romani. Tre minuti e mezzo a testa, il timer inderogabile segna il ritmo del dibattito. Fassina mette al centro la “ristrutturazione del debito capitolino” come “condizione per ridurre le tasse e finanziare le politiche sociali e un piano strategico per i trasporti che privilegi il ferro”. Giachetti vorrebbe “ricostruire il senso di appartenenza” di una città “umiliata”. Punta sulle incompiute e sul completamento dell'esistente, parla dei Print per le periferie. Marchini lancia l'idea di un 'bureau' per un “approccio manageriale” nel campo del turismo e della cultura. Non si dimentica dell'edilizia: “Servono nuovi criteri di aggiudicazione degli appalti e riqualificazione”. Propone un'idea per ristabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e l'amministrazione: “In ogni quartiere, piazza o strada ci dovrebbe essere una persona responsabile a cui i cittadini si possono riferire” ha affermato rivendicando un “federalismo municipale”. Per Meloni è invece è prioritario investire sulle funzioni e sulle competenze di Roma Capitale: “Va aperta una vertenza seria con il Governo per trasferire competenze da Stato e Regione”. Due proposte: la manutenzione straordinaria del manto stradale e la casa a riscatto.

Temi caldi bilancio e dipendenti capitolini. “Uno studio presentato dal sottosegretario Rughetti ha dimostrato che se rinegoziassimo i tassi del debito con quelli attuali potremmo far rientrare 100 milioni di euro al Comune, tutti soldi da reinvestire” l'intervento di Giachetti. Per le municipalizzate “estensione della Centrale unica di acquisti”. Marchini invece promette: “Mi impegno a una riduzione della spesa corrente di almeno il 10% attraverso la lotta agli sprechi”. “Andare a fondo sulla questione dei derivati” per quanto riguarda il debito e “una holding per riunire tutte le partecipate non quotate per risparmiare centinaia di milioni” le proposte di MeloniFassina fissa un obiettivo: “Va fatta una spending review. Ma non significa taglio, le risorse risparmiate vanno riallocate contro la povertà e per ridurre le disuguaglianze”. 

Tra le altre proposte, spicca lo 'Sblocca Roma' di Giachetti, “lo presenterò il 24 maggio con il sottosegretario De Vincenti, c'è un milione di euro di investimenti privati bloccati” ha spiegato. E ancora: “Se sarò sindaco nominerò un unico assessore alla Rigenerazione e ai Lavori pubblici e un city manager”. Fassina si appella a tutti i candidati: “Chiediamo al Governo una corsia preferenziale per approvare una proposta di legge affinché Roma sia Città metropolitana con l'elezione diretta e i Municipi comuni metropolitani”. Meloni si concentra invece sulla finanza di progetto: “Faremo così i prolungamenti delle linee esistenti”.

Ad unirli le critiche all'assenza di Virginia Raggi: "È una costante. È il suo modo di Intendere la campagna elettorale. Prima o poi metteremo delle gigantografie, il gobbo che parla..." ha affermato Giachetti. "Mi dispiace che c'è qualcuno che non ci considera all'altezza del confronto" l'attacco di Meloni.

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