rotate-mobile
Elezioni Roma 2016

Raggi: "Il Pd e la mafia dei canili a Roma, giù le mani dagli animali"

La candidata a Cinque Stelle commenta la gestione del sistema, nel mirino di un'istruttoria dell'Anac, e attacca la senatrice Cirinnà, che replica: "Studiasse la materia prima di parlare"

"Il Campidoglio avrebbe sborsato circa 60 milioni di euro in 15 anni ai canili comunali della Capitale senza effettuare alcun controllo e vigilanza sulla condizione reale e sul trattamento degli animali". A commentare l'affaire canili è la candidata a Cinque Stelle Virginia Raggi con un lungo post su Facebook, dove certo non le manda a dire, arrivando a parlare di "mafia dei canili". 

"Oggi il Tempo pubblica un'inchiesta sul giro di affari dei canili romani. Un'inchiesta che non ci sorprende, visto che lavoriamo sul tema da anni. Fondi pubblici spesi senza alcuna cognizione di causa per alimentare un giro di affari simile a quello dei migranti e dei rom, già svelato dalla Procura". Chi c'è dietro il caso emerso dall'istruttoria dell'Anac? "Il Pd. Sì, il Pd, ancora loro". E quelle proroghe continue ad Avcpp, l'associazione che a Roma gestisce da sempre i canili. 

"Fino ad oggi il Comune ha stanziato a suo favore importi forfettari per ogni cane, importi però che non hanno nulla a che vedere con le cifre degli altri Comuni d'Italia e che molte volte vengono erogati per un determinato numero di animali mentre molte strutture ospitano più cani di quelli che potrebbero accogliere. I numeri dicono che noi romani paghiamo 12,80 euro giornaliero per ogni singolo animale, mentre a Milano pagano 3,70, più o meno quanto indica il ministero della Salute. Vi sembra possibile?" 

Poi l'attacco ad personam: "Il Tempo riconduce il tutto a Monica Cirinnà, già al Campidoglio con Rutelli e Giachetti e oggi senatrice. Perché lo sappiamo, in Italia e specie in politica è chi sbaglia ad essere quasi sempre promosso. Questo hanno fatto per oltre 20 anni a Roma, così l'hanno ridotta, speculando sempre sui più deboli e in questo caso sui poveri animali indifesi".

A stretto giro la replica della senatrice chiamata in causa. "La candidata Raggi, prima di affrontare temi amministrativi complessi e di citare fatti e persone, dovrebbe studiare i dossier o almeno farsi spiegare come stanno le cose. Riguardo quanto afferma sui canili comunali, la informo che fui proprio io, in qualità di Delegata per la tutela degli animali, a indire, per la prima volta nella storia del Comune di Roma, due manifestazioni di interesse pubblico: la prima nel 2004 e la seconda nel 2008. 

Una gestione limpida, trasparente e con l'unico interesse del benessere degli animali. Poi è venuta l'amministrazione Alemanno che non solo non ha dato seguito all''applicazione della gara del 2008, ma non ha compiuto nessun altro atto amministrativo. In pratica non ha fatto nulla. Mentre gli atti della Giunta successiva o sono state impugnate o sono andate deserte. Se la candidata Raggi ha a cuore il tema degli animali romani le suggerisco di studiare un pò meglio così da evitare di essere indotta in errori clamorosi". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raggi: "Il Pd e la mafia dei canili a Roma, giù le mani dagli animali"

RomaToday è in caricamento