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Elezioni Roma 2016

Ballottaggio, è caccia ai voti di sinistra: Fassina interroga i candidati, loro rispondono

Le domande poste dall'esponente di Sinistra Italiana su debito, Olimpiadi e partecipate non sono sono rimaste inascoltate. Giachetti: "Rimarco le numerose convergenze esistenti". Intanto, due ex sindaci tentati dalla Raggi

La caccia ai voti degli sconfitti in vista del ballottaggio continua. Se per Giachetti si tratta di recuperare i ben dieci punti che lo hanno separato dalla candidata del Movimento cinque stelle al primo turno, la Raggi deve convincere i romani a portare per la prima volta sulla poltrona più alta del Campidoglio una donna ed estranea ai tradizionali partiti politici. Migliaia di voti importanti che possono determinare il risultato elettorale, al di là del risultato incassato da entrambi il 5 giugno scorso. 

Terreno di conquista comune, i voti di sinistra. E così le domande che il candidato di Sinistra Italiana, Stefano Fassina, unico destinato a diventare consigliere comunale, ha posto con una pubblicazione sull'HuffingtonPost non sono rimaste senza risposta. Rinegoziazione del debito, Olimpiadi, riqualificazione edilizia e risparmio energetico, partecipate e patrimonio pubblico. Questi i temi su cui Fassina, che per ora ha dato indicazione di votare scheda bianca, ha voltuo mettere alla prova i candidati a sindaco. Quasi un metro di misura per calcolare la distanza da entrambi. "Ho sempre ritenuto che non ci fossero differenze programmatiche tali da giustificare una nostra divisione al primo turno. Se questa è un'occasione per rimarcare le numerose convergenze esistenti, rispondo con grande piacere" ha premesso Giachetti. Risponde anche Virginia Raggi: "Come candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per Roma, rispondo alle domande che mi sono state formulate da Stefano Fassina sull'Huffington Post". 

Da Sel, arriva una risposta netta sui municipi:  "I candidati presidenti della lista Sinistra per Roma nei Municipi non faranno alcun apparentamento con i candidati del Pd al ballottaggio. Una scelta condivisa insieme a loro e nei territori, oltre che con le tante assemblee che abbiamo fatto in questi giorni con gli iscritti di Sel, i nostri parlamentari ed eletti nelle istituzioni" dichiara in una nota Paolo Cento, coordinatore di Sel Roma.  "Una scelta coerente con la decisione di collocarci all'opposizione del sindaco che verrà eletto nel ballottaggio del 19 giugno". 

Dopo l'endorsement di Salvini alla Raggi, "ognugno è libero di votare chi vuole" la reazione della candidata, un appoggio all'avvocato 37enne arriva anche dall'ex sindaco Marino che, nel corso di un'intervista, ha fatto capire che non voterà Giachetti riservando invece parole di ammirazione per la Raggi.  Tentazione a Cinque Stelle anche per l'ex sindaco Gianni Alemanno che a L'Aria che Tira su La7 ha dichiarato: "Da cittadino, sono fortemente tentato di votare Raggi, per interrompere vecchi sistemi di potere".

Giachetti commenta così: "Gli ultimi due sindaci di Roma dichiarano di voler votare per la mia avversaria. Questa è da sola una buona ragione per scegliere me? No. Però è un segnale chiaro. Se, come dicono, i 5Stelle vogliono rivoluzionare Roma, vogliono rivoltarla come un calzino, è piuttosto strano che chi ha governato la città per gli ultimi 8 anni dia loro fiducia" scrive il candidato del centrosinistra su Facebook... "La verità è molto semplice. Sono ormai cinque mesi che conduco una campagna elettorale nel segno del cambiamento vero: non quello degli slogan, quello dei fatti". 

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