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Elezioni Roma 2016

Antimafia, l'esame dei candidati: un 'impresentabile' al Comune, 4 nel VI municipio

I risultati dell'indagine della bicamerale sulle liste per il voto alle comunali, sono stati resi noti dalla presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi. "Qualche situazione critica nel VI municipio"

Quattro impresentabili nel VI municipio. Mentre al Consiglio Comunale "il dato è consolante": solo un candidato. Sono stati resi noti dalla presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, i risultati dell'indagine della bicamerale sulle liste per il voto alle comunali. Tra i 2.200 "candidati al consiglio comunale" di Roma ci "sono tutte situazioni in cui non si registrano discostamenti dalla legge Severino nè dal codice di autoregolamentazione. E' un dato consolante".

Poi ha aggiunto che in realtà "in un solo caso, per quanto riguarda una lista civica al consiglio comunale di Roma, la lista 'Lega Centro con Giovanni Salvini' che - ha sottolineato il presidente della commissione Antimafia - può essere definita anche Lista Civetta, è stata riscontrata una violazione ma solo in base al codice di autoregolamentazione". Fari accesi invece su un municipio: "Qualche situazione critica nel VI municipio c'è" ha affermato. Sono tutti nelle liste civiche, liste che la Bindi ha definito "varco per le mafie". Poi ha aggiunto: "Abbiamo visto nel tempo la presentazione di liste civiche nate per protesta contro la politica, ma il quasi 100% di liste civiche in quasi tutti i comuni sciolti per mafia è allarmante".

Ecco i nomi. Verso il Campidoglio è stato individuato un unico 'impresentabile', Mattia Marchetti nella lista Lega Centro con Giovanni Salvini a sostegno del candidato sindaco Dario Di Francesco. Quattro nel sesto municipio: Antonio Carone (con la lista “Viva l’Italia con Tiziana Meloni”), Domenico Schioppa (lista “Iorio sindaco”), Antonio Giugliano (lista “Storace-Marchini sindaco”) e Fernando Vendetti (lista “Storace-Marchini sindaco”).

La bicamerale si è soffermata sulla situazione dei comuni sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso o sottoposti ad accesso ai sensi dell'art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Insieme a Roma sono stati analizzati i seguenti comuni: San Sostene (Cz), Joppolo (Vv), Badolato (Cz), Sant'Oreste (Rm), Platì (Rc), San Luca (Rc), Ricadi (Vv), Diano Marina (Im), Villa di Briano (Ce), Morlupo (Rm), Scalea (Cs), Finale Emilia (Mo), Battipaglia (Sa). In totale sono 14 i candidati "impresentabili" contenuti nella relazione. "Di questi 8 persone hanno autocertificato il falso, anche per reati con condanne anche abbastanza gravi. Ci sono 3 casi di cosiddetta ineleggibilità e tre casi che violano il codice di autoregolamentazione".

Non solo gli impresentabili. La relazione sottolinea anche come, al di là degli sbarramenti previsti per legge" dalle poche informazioni finora pervenute dalle Forze dell`ordine, risulta che uno dei candidati sindaci è stato tratto in arresto in flagranza per il delitto di furto aggravato nel dicembre 2013".

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