Il programma di Fabrizio Verduchi, candidato sindaco lista Italia Cristiana

Nato a Roma 39 anni fa, Fabrizio Verduchi, nel 2002 è il fondatore di Italia Cristiana di cui è attualmente il Presidente. Ecco alcuni punti salienti del suo programma elettorale per Roma:

BILANCIO - Abbattimento delle consulenze esterne che oggi gravano per milioni di euro sulle casse comunali. Valorizzando e utilizzando le risorse umane interne si risparmierebbe denaro pubblico da investire in altre gravi necessità dei cittadini. Riduzione degli stipendi per i dirigenti delle società municipalizzate.

MOBILITA' - Trascorriamo ogni giorno ore e ore nel traffico, perdendo tempo, pazienza e aumentando l’inquinamento. Per migliorare il problema del traffico, è necessario incentivare l'uso dei mezzi pubblici migliorandone l'efficienza. Roma ha bisogno di nuove infrastrutture. È necessario costruire nuove vie di accesso al centro urbano e potenziare quelle già esistenti al fine di assorbire il grande afflusso di automobili che quotidianamente affollano le arterie consolari.

URBANISTICA - Riqualificazione delle periferie, che molto spesso sono abbandonate, dotandole di strutture adeguate alle necessità dei cittadini, migliorandone inoltre l'aspetto estetico (parchi, marciapiedi, illuminazione pubblica, sicurezza).

CULTURA e TURISMO - Roma possiede il più grande patrimonio artistico, architettonico e naturalistico al mondo ed è inoltre  meta di un considerevole turismo religioso. Troppo spesso non vi è né tutela, né valorizzazione dei Beni Culturali. Innumerevoli sono le situazioni di totale abbandono con il rischio della perdita irreversibile di una ricchezza inestimabile. Investire sul turismo significa creare occupazione e benessere, rilanciando l’economia.

CRIMINALITA' - Negli ultimi anni Roma è diventata un far-west, sparatorie rapine e omicidi sono all’ordine del giorno. In accordo con la Prefettura è necessario garantire un maggior controllo del territorio attraverso un miglior impiego delle forze dell’ordine. Contrastare la creazione di baraccopoli nelle aree verdi, anche in zone semicentrali, da parte di nomadi, immigrati clandestini che non rispettano le più elementari norme igienico-sanitarie e che spesso costituiscono punti aggregazione per un bacino sotterraneo di criminalità.