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Elezioni Comunali 2013

Il programma di Gianguido Saletnich, candidato sindaco lista Forza Nuova

I punti salienti del programma di Gianguido Saletnich, candidato alla carica di sindaco di Roma con Forza Nuova

Militante nazional rivoluzionario di Forza Nuova, come lui stesso si definisce, Gianguido Saletnich, è stato scelto dal movimento al quale ha aderito nel 2000, come rappresentante nella corsa al Campidoglio. Questi i punti salienti del suo programma elettorale per diventare sindaco:

BILANCIO -  Le casse del comune di Roma sono in dissesto da anni, a causa delle spese folli delle gestioni del centro sinistra rutellian-veltroniano, ma anche la giunta Alemanno non ha dato un chiaro segnale di discontinuità sperperando milioni di euro in consulenze, assunzioni, opere inutili. Il bilancio della giunta forzanovista sarà chiaro, trasparente, partecipato. Tutto pubblicato in rete. Non un euro del bilancio del comune sarà occultato, e parliamo di centinaia di milioni di euro. Inoltre sottoporremo a referendum popolare l’utilizzo di fondi per opere di uguale rilevanza e priorità, il Popolo di Roma deve partecipare e non solo delegare agli amministratori.

MOBILITA' - Ci sono mezzi e modi per evitare scempi del calibro della metro B1 e della linea C.

URBANISTICA - In tema di edilizia noi proponiamo il blocco del nuovo PRG, votato in modo quanto meno frettoloso dalla giunta Veltroni per garantirsi un risultato elettorale che poi nemmeno c’è stato. Il PRG deve avere una logica ed una strategia a lungo termine, quello adottato, fra deroghe e modifiche è una farsa ad uso e consumo dei soliti palazzinari.

COMMERCIO - Roma può e deve emettere l’AURO, una moneta propria a circolazione parallela all’euro,garantita dai beni del comune e utilizzabile nel territorio di Roma Capitale anche per il pagamento delle tasse comunali come l’IMU, o dei mezzi di trasporto ecc. La moneta complementare sulla base della teoria auritiana garantirà circolazione monetaria, sviluppo del commercio, sviluppo dell’economia.   La crisi economica sta uccidendo l’apparato produttivo della città. No alla grande distribuzione si all’economia a Km zero, si al commercio di prossimità. Il comune ha la possibilità di promuovere interventi a favore dell'impiego. Non con assunzioni clientelari, ma con progetti a lungo termine di sviluppo dell'unica grande industria della città, Roma stessa con le sue bellezze ed il suo territorio.

CULTURA - I costi degli eventi promossi o patrocinati dal Comune di Roma sono assurdi e frutto esclusivamente di accordi spartitori per il mantenimento di clientele e nepotismi. Noi c’impegneremo a implementare l’offerta culturale, soprattutto quella non conforme, dimostrando che si può far cultura senza sperpero di denaro pubblico. Promuoveremo concerti di musica classica nelle chiese storiche del centro tutte le settimane, come fanno ad esempio a Praga o in altre capitali storiche. Promuoveremo eventi dedicati alla riscoperta delle tradizioni popolari, non solo enogastronomiche, ma anche religiosi,dialettali, teatrali ecc

TURISMO -  Roma deve garantire una maggiore capacità ricettiva per i giovani in condizioni più che dignitose, ma a prezzi ridotti. Roma deve avere Ostelli per la gioventù. Perché il turismo non sia monopolio del cartello degli albergatori.

CRIMINALITA' -  Nei limiti delle possibilità dell’amministrazione faremo di tutto per far si che la criminalità organizzata non metta le mani sulla città come sta avvenendo negli ultimi anni.Ma l’insicurezza è percepita soprattutto a causa della micro criminalità, per questo chiederemo al Governo nazionale di riportare in Patria i contingenti militari impegnati in scenari di guerra stranieri per impiegarli sul territorio anche di Roma. Il presidio del territorio va garantito quotidianamente e non solo in campagna elettorale. A Roma si è ricominciato a sparare, ovunque, dal centro alla periferia. Serve una maggiore attenzione in merito. Soprattutto sull'infiltrazione della criminalità organizzata. Imprescindibile  è anche un giro di vite sulla gestione dei campi rom e sulla tolleranza delle illegalità diffuse ad essi connesse. I rom,anche quelli ormai stanziali, sono a tutti gli effetti un problema per la città. Le espulsioni devono essere VERE. Gli sgomberi dei campi devono essere VERI. E non solo argomenti di propaganda. Roma per i rom è un porto franco,fanno quello che vogliono impunemente e forse coperti.

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