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Elezioni Comunali 2013

Primarie, Marchini: "Solo se non è lotta tra correnti". Avanza ipotesi Marino

Primarie del centrosinistra. Sempre più probabile la candidatura di Ignazio Marino. "No" quasi certo invece per Goffredo Bettini

Un 'forse' di Alfio Marchini, un 'no' sicuro di Goffredo Bettini e 'sì' probabile di Ignazio Marino. Queste le ultimissime novità sul fronte primarie del centrosinistra per il Campidoglio. La data c'è, lo sappiamo, è il 7 aprile. Nell'attesa, si saggia il terreno alla ricerca di possibili uscite di scena del resto delle 'etoile' della compagnia del centrosinistra.

MARINO - Gli occhi sono puntati tutti sul grande atteso, il senatore-chirurgo Marino, che non ha sciolto ancora la riserva ma è al lavoro per allargare la sua base di consenso. A quanto si dice nei corridoi, nella direzione dell'ala popolare del partito. Le firme da consegnare sono 4000, di cui 1300 di tesserati, entro il 18 marzo. Se l'accordo si trova, e la macchina organizzativa si attiva, non è impossibile raccoglierle in pochi giorni. Chi non le raccoglierà di certo è Bettini.

BETTINI - L'ex guru del 'Modello Roma', con una lettera al Corriere della Sera, ha chiarito che lui in campo non ci sarà. "Le acque - ha spiegato - si sono mosse. Si va verso un allargamento del campo, emergono personalità con profili di autonomia e impegno civico. Se a questo si aggiungesse una semplificazione delle candidature più interne si farebbe un ulteriore passo in avanti. Offrirò a tutti (sottolineo tutti) i candidati le mie elaborazioni su Roma". E' a Marchini che Bettini si riferisce (l'imprenditore ha assicurato che, primarie o no, lui ci sarà), a Marino, o a entrambi? Di certo uno dei candidati già in campo, Umberto Marroni, non la prende bene.

"Il suo ritiro dimostra che la sua candidatura - sbotta su Twitter il capogruppo Pd al Campidoglio - era quella di Marino. Tatticismo. Primarie! L'ipotesi Marino? Troppo identitaria di una corrente. Rischiamo di perdere".

MARCHINI - "Il mio impegno su Roma c'é e ci sarà. Mi candido. Roma è una scommessa e un progetto straordinario che non finisce a maggio". A parlare è il candidato della società civile, Alfio Marchini. "Sulle Primarie attuali hanno avuto una evoluzione, prima erano un partito che eleggeva una candidatura al suo interno. Oggi è un partito che partecipa a un confronto più ampio per individuare all'interno di una coalizione che è stanca delle promesse dell'attuale sindaco. Se questo sarà lo scenario la mia partecipazione sarà entusiasta e appassionata. Se invece, come temo - ha detto ancora - è un insieme di correnti che si coagulano al loro interno in funzione del loro congresso di ottobre, allora dico di no".

Passi indietro? Tutti dicono 'mai', sebbene nel centrosinistra si racconti anche di un avvicinamento di Marroni a David Sassoli, anche lui saldamente in campo. Poi c'é Paolo Gentiloni, che OGGI alle 18 sarà all'Oratorio del Gonfalone. C'é Patrizia Prestipino, che sulle firme sembra abbia già fatto il suo dovere, oltre ad Alessandro Bianchi. Che troppe candidature non siano lo scenario migliore, però, Enrico Gasbarra non lo pensa da oggi. E non è un caso che alla direzione regionale di stasera il suo discorso si sia incentrato sulla "responsabilita". "Non serve un papà né un vigile urbano - ha detto il segretario Pd laziale - per dirimere le candidature. E' una proposta vecchia. Oggi più che mai serve responsabilità. Chi si candida deve assumersi in pieno, in questo nuovo scenario, la responsabilità della propria scelta e delle conseguenze".

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