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Intervista a Raffaele Schettino, candidato alla presidenza del II Municipio per il M5S

Romatoday intervista il candidato 'a cinque stelle' in corsa per la poltrona di minisindaco del II Municipio

Raffaele Schettino, classe 1971, corre alla presidenza del II Municipio per il Movimento Cinque Stelle. In caso di vittoria governerà un territorio che, secondo quanto stabilito dalla recente riforma territoriale, sarà decisamente più ampio di quello attuale. Dai Parioli a San Lorenzo, l'unione dei quartieri può rappresentare per Schettino “un'opportunità di fusione culturale” oltre che “una sfida sul piano organizzativo”. Il verde pubblico tra le priorità e una campagna elettorale 'affissioni zero' con un budget di 1600 euro. Il candidato 'a cinque stelle' risponde alle domande di Romatoday.   


Se dovesse diventare presidente del Municipio si troverà a gestire un territorio che conta circa 180 mila abitanti, una città nella città. Come valuta la riforma dei municipi applicata al territorio che intende governare?

Sicuramente è incompiuta, non conferisce pieni poteri ai municipi come molti amministratori si aspettavano. Senza dubbio è un'opportunità di risparmiare risorse economiche e unire due realtà territoriali profondamente distanti è una grossa sfida sia culturale che organizzativa. Detto questo ci muoveremo cercando di applicare un programma che unisca territori ugualmente ricchi e complessi. 

San Lorenzo, una movida che esaspera da anni i residenti, tra quiete pubblica compromessa, spaccio di droga ed episodi di microcriminalità sempre più frequenti. Bastano le ordinanze antialcol di Alemanno o avrebbe in mente altro per risolvere la questione?

La questione è troppo complessa per essere ridotta al divieto di vendere alcol. Io abito a San Lorenzo, il quartiere è sporchissimo e i residenti si svegliano con le strade piene di bottiglie e di rifiuti ovunque. Quindi abbiamo un degrado urbano ma anche criminale legato principalmente allo spaccio di droga. 

E' necessario portare il quartiere da un lato a rivivere dando spazio all'artigianto, e non solo alla movida, dall'altro cercando di dare ai residenti strumenti che consentano ad esempio di gestire diversamente i rifiuti. Penso a contenitori per il vetro e a incentivi nel prezzo delle bevande nei locali a chi riporta i vuoti all'interno. E poi c'è bisogno di più forze dell'ordine. 

Piazza Emerenziana è stata riqualificata l'anno scorso ma sono in molti a definirla un'orrida colata di cemento. Qualche settimana fa i cespugli, da tempo secchi e ingialliti, sono stati dipinti di verde. L'episodio ha fatto discutere, ce lo commenta?

Direi che c'è poco da commentare, come si può pensare di riverniciare una siepe appassita? La gestione del verde è un punto fondamentale del nostro programma, abbiamo istituito un forum apposito sul sito del movimento. E poi è nelle nostre intenzione creare un sistema in cui i cittadini possano segnalare in rete le aree verdi degradate del municipio. 
 
Ci sono dei progetti sul territorio che hanno acceso diverse polemiche. Vedi Villa Blanc e Villa Massimo. Qual è la sua posizione a riguardo?

Sono categoricamente contrario a qualunque forma di speculazione edilizia. Come ho già detto il verde pubblico è un bene primario che va tutelato. I casi sul territorio non mancano. Basta pensare a via della Lega Lombarda dove è stata costruita la Città del Sole sopra ad antichi ritrovamenti archeologici. E' mia intenzione battermi a trecentosessanta gradi per impedire colate di cemento che mettano a repentaglio il patrimonio dei cittadini. 

Quanto ha speso per la campagna elettorale? 

1600 euro per tutto il municipio. E a proposito ci tengo a precisare che non ho utilizzato neanche un manifesto elettorale. E' stata una campagna anti degrado. 

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