rotate-mobile
Elezioni Comunali 2013

Comunali, il ticket si fa: Ciocchetti sarà il vice di Alemanno

Il sindaco ha dato l'annuncio oggi in conferenza stampa. Se dovesse vincere, Luciano Ciocchetti (ex vicepresidente della Regione Lazio, Udc) ricoprirà la carica di vicesindaco

Il simbolo a Roma non esiste più ma lo zoccolo duro, o quel che si professa tale, dell'Unione Di Centro, sta con Alemanno. Oggi l'annuncio in conferenza stampa: se il primo cittadino dovesse vincere alle Comunali il suo secondo sarà Luciano Ciocchetti, ex vicepresidente della Regione Lazio, ex Udc, finché l'Udc esisteva. Riserva sciolta e frattura conclamata. Se infatti per Ciocchetti spostarsi verso destra era "l'unica scelta possibile", ben altra analisi deve aver fatto l'altro esponente del partito di Casini, nonché capogruppo in Campidoglio, Alessandro Onorato. Lui, si sa, ha scelto Alfio Marchini. Una 'pecora nera' per i centristi che invece hanno abbracciato il Pdl con tanto di ammissione di colpa.

PERCHE' COL PDL - "Gli elettori hanno decretato il fallimento del progetto centrista a tutti i livelli, non possiamo negare l'evidenza. Non avevamo alternativa, l'unico orizzonte politico compatibile era Alemanno". Esordisce così Francesco Smedile, altro esponente Udc in Campidoglio, durante la conferenza stampa che annuncia il tanto chiaccherato ticket. Identico il punto di partenza dello stesso Ciocchetti."La nostra è una scelta legata al risultato elettorale, non c'è lo spazio fisico per il centro. Il 90% dell'elettorato va verso i due estremi, il centro l'ha occupato Grillo. L'unica risposta di reale cambiamento, di rinnovamento è all'interno del perimetro del centro destra, che è la nostra area naturale". Già, Alemanno era l'unica via percorribile.  

"SINISTRA RADICALE E MARCHINI FALSO MODERATO" - Off limits qualunque rapporto col centro sinistra, che di centro, leggi 'moderato', non avrebbe più niente. "Siamo di fronte a un partito, il Pd, che sta andando incontro a livello locale a una deriva radicale e settaria con la quale non abbiamo niente a che spartire". E se è vero che il partito di Casini rivendica come cifra caratteristica "una propensione alle larghe alleanze capaci di affrontare i problemi dei cittadini al di là dei pregiudizi ideologici", a tutto c'è un limite e la sinistra "lo ha superato". Tanto da spingere le preferenze centriste verso l'avversario politico.

"Abbiamo fatto opposizione sì ma in maniera costruttiva, e comunque l'intento è quello di portare una ventata di nuovo in un centro destra che ne ha assolutamente bisogno se vuole governare Roma". E perché non l'ingegnere come alternativa per far rinascere un centro che gli elettori sembrano rifiutare? "Alfio Marchini è una falsa lista moderata, è un autobus che, in un eventuale ballottaggio, porterebbe a un apparantemento con Marino". Detto in altre parole, "è un trucco".

UN FINALE 'NATURALE' - L'approdo verso il centrodestra comunque "stava iniziando a diventare naturale". E' d'accordo su tutta la linea l'ex consigliere regionale Udc, Pietro Sbardella, che rimarca ulteriormente l'assenza di alternative a una sinistra "inavvicinabile" e a un centro privo di fatto del necessario consenso elettorale. "Serviva un passo avanti, una scelta di campo. L'unica possibilità era il sindaco Alemanno, la sponda che ci offriva più elementi di compatibilità. Non siamo compatibili su tutto, sia chiaro, ma da entrambi le parti c'è una forte propensione al nuovo". Aspetto, quello del rinnovamento, sottolineato chiaramente anche da Massimiliano Maselli, ex consigliere centrista in Regione. Sì al centro destra ma con dei sostanziali "miglioramenti che solo un centro riformista può portare". "D'altronde Alemanno l'ha sempre detto - continua Maselli - che voleva un partito rinnovato. Ora ha gli uomini giusti per dare vita al centro destra delle riforme e del merito".

I PUNTI COMUNI - E comunque non si tratta solo di una scelta strategica. Ciocchetti lo dice chiaramente. "Abbiamo già parlato con il sindaco di alcuni punti del programma che verranno presentati il 23 aprile. Piano disabili, mobilità su ferro, Roma Lido da trasformare in metropolitana, tramvia sulla Palmiro Togliatti. I progetti ci sono, e sono concreti". E per tutti coloro che parleranno di un "tandem tra cementificatori" Ciocchetti mette le mani avanti. "E' bene che i media si ricordino che il mio lavoro in Regione è andato in senso opposto alle politiche del cemento. Mi sono battuto per il riuso dei locali e per la salvaguardia dei terreni agricoli".

ALEMANNO - "Luciano ha fatto un enorme sforzo per agevolare demolizione e ricostruzione, ma nessuno si è sforzato capire". Alemanno si dichiara "contento" di un'alleanza che definisce "dinamica, nuova, costruttiva". Come 'costruttiva' è stata "l'opposizione dell'Udc in Campidoglio". Non altrettanto si può dire guardando a come ha condotto i lavoro consiliari il centro sinistra. "C'è un pacco di delibere bloccate dall'ostruzionismo del Pd, da una politica del 'no' che ha congelato Roma". Altro che inchieste, 'romanzi capitali', e media all'attacco dell'amministrazione locale. Contro i quali tra l'altro il primo cittadino uscente non perde occasione per rilanciare la polemica. "Alla Gabanelli - conclude - dico ancora una volta che Roma non è quella che è stata dipinta da un servizio che ha fatto solo confusione. C'è una Roma onesta e pulita che vuole ripartire".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comunali, il ticket si fa: Ciocchetti sarà il vice di Alemanno

RomaToday è in caricamento