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Elezioni Comunali 2013

Intervista a Ignazio Marino: "Le mie priorità: lavoro, welfare e casa"

Ignazio Marino racconta a Romatoday il suo progetto per Roma. Dalla mobilità alla criminalità ecco tutte le proposte in campo del candidato sindaco per il centrosinistra

Lavoro, welfare sociale e casa come priorità. Mentre nei primi cento giorni promette: “Pedonalizzerò via dei Fori Imperiali”. Ignazio Marino, ex senatore Pd, anche se preferisce descriversi come un chirurgo 'prestato' per qualche anno alla politica, è il candidato sindaco per il centrosinistra. A Romatoday ha raccontato il suo progetto per Roma. La sua squadra di governo? “Partirà dalle competenze, niente spartizioni politiche”. Ma per ora, niente nomi.

Quali sono le priorità per Roma?

Lavoro, welfare sociale e casa. Tre punti dai quali ripartire per cambiare il volto di Roma. Tre punti sui quali l’amministrazione Alemanno ha registrato nei suoi 5 anni solo fallimenti.

Tra il patto di stabilità, il commissariamento del debito e la situazione finanziarie delle municipalizzate capitoline il capitolo bilancio è un capitolo amaro. Si è fatto un'idea di come sono messe le casse comunali?

Un’idea precisa è difficile farsela perché i conti di Alemanno sono nebulosi. L’unica cosa certa è il giudizio negativo espresso da Fitch che pesa come un macigno sulla gestione capitolina del centrodestra.

Un tema molto sentito dai romani è quello della mobilità. Su cosa puntare per migliorare la situazione? Uno degli scogli 'pratici' contro cui ci si scontra su questo tema è la difficoltà di reperire i finanziamenti. Alla luce del fatto che il project financing in salsa romana sembra non aver funzionato, dove reperire le risorse?

Per le grande infrastrutture, come le metro, il riferimento deve essere sempre lo Stato. Per realizzare le altre soluzioni a partire dai tram, i fondi devono essere trovati nel bilancio di Roma Capitale. Puntiamo molto sul ferro a partire dalla linee tramviarie che potenzierebbero, con una spesa ridotta e un impatto ambientale minimo, il Tpl romano.

Il problema della mobilità è legato anche a un'espansione incontrollata della città. Considerando che il settore edilizio, uno dei più fiorenti dell'economia romana, è in crisi e sta aspettando una leva per ripartire, quale progetto urbanistico propone per Roma?

Il consumo di suolo deve essere zero. Però il settore edile è troppo importante per Roma e non può essere messo da parte. Per riavviare il motore di questo comparto, fermo ormai da tempo, bisogna puntare sulla rigenerazione dei tanti immobili in disuso o abbandonati che possono essere una risorsa per la città ma che oggi sono un monumento all’oblio.

Il commercio romano è uscito provato dalla crisi. Tra enormi centro commerciali e attività abusive come tutelare questa ricchezza?

Il commercio ha un ruolo di primo piano a Roma. Le botteghe e i negozi di vicinato devono essere valorizzati. E’ importante rilanciare la valenza sociale dei centri commerciali naturali e dei mercati rionali. Per questo il comune deve riuscire ad abbassare le tasse a partire dalla Tares di Alemanno che è la più alta d’Italia. Questo può essere un piccolo aiuto per far ripartire un pezzo reale dell’economia cittadina.

Che misure prendere per risolvere l'emergenza abitativa che con la crisi si sta sempre più aggravando?

A Roma si calcola che sono circa 40mila le famiglie in emergenza abitativa. La giunta Alemanno ha usato strumentalmente il crescente disagio abitativo dei romani per far lievitare il cemento nell’Agro Romano senza risolvere il problema casa. Imposteremo una politica per l’abitare su quattro assi: casa pubblica, alloggio sociale, casa di proprietà, aiuti e incentivi fiscali per i giovani. Per quanto riguarda gli alloggi sociale Pil nostro obiettivo è realizzare circa 15mila alloggi sociali, destinati ai più svantaggiati.

Che ruolo occupa la cultura a Roma? Secondo lei il turismo va incentivato? Come?

La cultura è sempre stata centrale nella Capitale e non solo per il patrimonio artistico che custodisce. Tanti sindaci hanno puntato sulle politiche culturali, con esperienze nuove e che hanno segnato positivamente la vita dei romani e l’immagine della città in tutto il mondo. La giunta Alemanno invece sembra essersi dimenticata di questi esempi positivi e ha mortificato tutto il settore. Per questo noi vogliamo rilanciarlo: dall’Estate Romana ai teatri di cintura, dalla notte bianca fino a nuove iniziative legate alle produzioni giovanili.

Si è fatto un'idea del livello di infiltrazione della criminalità organizzata in città? Anche se non è di diretta competenza del sindaco, quali iniziative potrebbe prendere secondo lei l'amministrazione comunale?

I livelli sono allarmanti e bisogna tenere alta l’attenzione. Gli ultimi fatti di cronaca accaduti sul litorale ci fanno capire quanto le organizzazioni criminali siano radicate a Roma. Le parole del Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, durante il suo discorso di insediamento, sono un monito per tutti. Per migliorare il controllo e la presenza sul territorio vogliamo attuare un riordino dei presidi fissi e dei commissariati. Ogni anno lo Stato spende per gli affitti degli immobili 14,5 milioni di euro, io voglio adoperare, attraverso un accordo con il Ministero degli Interni, alcuni spazi comunali inutilizzati. Un’operazione che consentirebbe un risparmio di 80 milioni di euro in 5 anni, reinvestibili sulla sicurezza.

Quali sono i primi provvedimenti che prenderebbe in caso di elezione?

Entro i primi 100 giorni di governo vogliamo realizzare la pedonalizzazione dei Fori Imperiali creando il parco archeologico più vasto al mondo che porterà benefici sotto diversi punti di vista. Un altro provvedimento da prendere nell’immediato è quello del prolungamento della linea tramviaria da piazza Venezia fino a Termini.

Ha già in mente una squadra di governo?
Sarà una squadra che partirà dalla competenza e non dalle spartizioni politiche. Sono abituato a guardare i curriculum personali. Ogni futuro dirigente, assessore e manager dovrà essere selezionato solo in base alle proprie competenze. Per ora sto valutando attentamente alcune proposte davvero interessanti, ma nomi ancora non ne posso fare.

Lei si presenta come un 'politico' proveniente dalla società civile ma comunque ha alle spalle un partito come il Pd i cui esponenti hanno governato Roma per molti anni prima dell'arrivo di Alemanno. L'esperienza del 'Modello Roma' è da recuperare?

E’ stata un’esperienza ottima ma si deve superare definitivamente e non recuperare. Le condizioni di vita dei romani e quelle economiche della città sono cambiate. Quelli sono stati anni importanti, Roma è arrivata a confrontarsi con le capitali europee. Oggi però dobbiamo creare un nuovo modello, perché se Roma esce dalla crisi per prima trascina con sé tutto il Paese.

I sondaggi dicono che arriverà al ballottaggio con Alemanno, spera nell'appoggio di Marchini?

Non lo so e non mi interessa, quelli sono scenari politici: a me interessa vincere con il voto dei cittadini romani.

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