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Elezioni Comunali 2013

Primarie, Marchini dialoga con Sassoli ma non cambia idea: "Niente primarie"

Dopo l'invito di ieri, l'imprenditore romano ha incontrato l'eurodeputato Pd a Corviale. "Il mio obiettivo è vincere la sfida del 26 e del 27 maggio"

Lavori in corso sul campo delle primarie del centrosinistra per la selezione del candidato sindaco. Se l'impegno è quello di "semplificare" una competizione con ben otto contendenti, l'obiettivo è sicuramente quello di vincere puntando dritti al Campidoglio. La sfida lanciata ieri dal capogruppo Pd al comune Umberto Marroni a un "confronto programmatico" con l'europarlamentare Pd David Sassoli e l'imprenditore Alfio Marchini è stata raccolta. Oggi Sassoli e Marchini si sono incontrati alla biblioteca comunale di Corviale.

Che a Roma serva un confronto sui programmi, sono tutti d'accordo. "Le primarie sono un confronto tra idee e sensibilità. Una delle caratteristiche delle primarie sarà quella di creare un fronte largo aperto e disponibile a chi non vi ha partecipato" ha affermato l'ex vicedirettore del Tg1 aprendo a Marchini. L'imprenditore si è confrontato ma non ha cambiato idea: "Non parteciperò a queste primarie, il mio obiettivo è vincere la sfida del 26 e 27 maggio".

Niente asse Sassoli-Marchini-Marroni, quindi, nonostante quanto affermato in mattina, prima dell'incontro, con un tweet da David Sassoli che ha chiuso a ogni polemica relativa alla formazione dell'asse "a tre" come frutto di un accordo elettorale per vincere. "Commedia degli equivoci: si confonde il confronto con un accordicchio. Io sono in campo per vincere le primarie a Roma" ha scritto Sassoli. La strada palesata invece per unire i percorsi è quella dei programmi: "Serve un confronto sulla città". E ancora: "Solo un largo fronte civico può essere all'altezza di una battaglia elettorale dove non ci sarà solo un confronto con il centrodestra ma anche con nuovo soggetto politico che è Grillo".

Incontro ravvicinato avvenuto ma Marchini prende tempo e non scioglie tutte le riserve. "Colgo con grande attenzione gli aspetti programmatici posti da Umberto Marroni, apprezzo l'apertura di Goffredo Bettini e l'invito di Sassoli. Farò le mie scelte sulla base di contenuti e programmi e quando vedrò, dopo le primarie, i programmi darò una risposta" ha affermato Marchini a chi gli ha chiesto un suo eventuale appoggio al vincitore alle primarie. In altre parole, niente apparentamento o fronte allargato.

"Se avessi voluto fare apparentamenti, cordate o accordi di potere, lo avrei fatto prima" ha spiegato per evitare qualsiasi equivoco. "Sono e sarò sempre e solo interessato a portare Roma fuori da questa crisi, e sono convinto che noi del movimento siamo gli unici in grado di poterlo fare".

Anche durante l'incontro Marchini ha ribadito la sua decisione di non partecipare alle primarie: "Trovo che a un mese e mezzo dalle elezioni fare una sorta di congresso di partito tra otto candidati sia esagerato". E poi ha aggiunto: "Sono abituato a ragionare sui programmi. Penso che ci sia una dinamica di confronto tra questi otto candidati legittima ma nella quale non mi riconosco". Un'affermazione che ha suscitato la reazione di Sassoli: "Le primarie si fanno così: candidandosi. Chi viene candidato è espressione di una corrente".

A lavorare per fare da ponte tra i due, Umberto Marroni: "Positiva l'apertura di Alfio Marchini ad un confronto programmatico su Roma. Dopo la fallimentare parentesi della Giunta Alemanno - aggiunge - la Capitale ha bisogno di un'ampia allenza politica e sociale con un programma di cose concrete che rilanci lo sviluppo e ridia speranza ai romani" ha affermato.

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