Report contro Alemanno, il Pd: "Il Pdl non ricandidi il sindaco"

Come era facile prevedere l'inchiesta di Report irrompe nella campagna elettorale per il Campidoglio. Il bersaglio è il sindaco Alemanno, finito sotto attacco sia per i contenuti di 'Romanzo Capitale' di Paolo Mondani, sia per l'annunciata querela. Da Marchini a Marino, a tutti i consiglieri comunali uscenti, l'affondo contro il sindaco è unanime.

ALFIO MARCHINI - Alfio Marchini che ieri aveva parlato di un complimento l'essere stato definito un ufo da parte di Alemanno, questa mattina ha rincarato la dose. Lo ha fatto a Radioies: "Ho evitato di strumentalizzare le vicende giudiziarie di Alemanno, mi domando se abbia ancora memoria della parola onore, dal momento che evita di andare a difendere un suo amico. In questo, il sindaco uscente - ha aggiunto - ha perso il suo onore politico: aveva il dovere di andare in tv a difendere il suo tesoriere o ameno di denunciare un' amicizia tradita. Non c'é una terza opzione comportamentale. La mia è un'analisi politica, non entro nel merito delle vicende giudiziarie".

IGNAZIO MARINO - Usa twitter invece il candidato del centrosinistra Ignazio Marino: "Alemanno ignora Roma mentre soffoca per cemento e illegalità. Cambiamo tutto: trasparenza, stop superstipendi e consulenze ad amici".

MARCO MICCOLI - Il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli, chiede al Pdl uno scatto d'orgoglio da dimostrare non ricandidando Alemanno: "Report ha finalmente fatto conoscere a tutti gli italiani quello che da anni denunciamo. E cioé che Roma in quest'ultimo periodo è diventata una città dove la malavita comanda, complice anche un pezzo dell'amministrazione comunale. Invece di annunciare querele, Alemanno dovrebbe chiarire, spiegare, rispondere e poi dimettersi. Ma non lo farà - aggiunge- . Per questo chiediamo al Pdl, in un sussulto di dignità, di non ricandidare questo sindaco impresentabile per il bene di Roma".

PAOLO MASINI - Si concentra sulle menzogne l'attacco di Paolo Masini: "Le uniche menzogne ai cittadini romani sono quelle raccontate da Alemanno in questi 5 disastrosi anni di governo. Milena Gabanelli ha solo messo sapientemente in fila cose note, i tasselli di una oscura trama che noi in questi anni abbiamo fatto emergere attraverso decine di denunce ed interrogazioni in consiglio. Ne esce un quadro a tinte foschissime fatto di malaffare e rapporti opachi con l'estremismo nero e la criminalità organizzata, dove l'unica vera vittima è la nostra città, offesa e umiliata, messa in ginocchio dal centrodestra.Ora, forse, è ancora più chiaro perchè la nostra delibera antimafia è rimasta chiusa nei cassetti del Campidoglio. Altro che querele - conclude Masini - Alemanno prima si scusi e poi chiarisca, se è in grado di farlo. A mandarlo via ci penseranno i romani fra qualche settimana".

FRANCESCO GIRO - Dal centrodestra a parlare è Francesco Giro: "E' stata una puntata per colpire Alemanno senza produrre alcuna prova, il solito teorema fondato sulla regola "non poteva non sapere" e cosa poi? Che a Roma ci sono i Casamonica? Ma ci sono da decenni! Che a Roma c'era il mega appalto della Metro C? ma c'e da decenni", continua Giro. "Che a Roma c'era la nuvola di Fuksas? Anche quella una eredità faraonica della sinistra. Che a Roma c'erano i debiti dell'atac? Lo sappiamo bene. E i contratti derivati? Anche quello nati da lontano - prosegue Giro- Ignazio Marino dovrebbe allora esprimere solidarietà al suo antagonista e non attaccarlo con i paraocchi visto che anche lui è stato vittima nel 2009 di una palese diffamazione a mezzo stampa come solo ieri ho appreso dopo la replica puntale del senatore Casson alle mie dichiarazioni, dichiarazioni per le quali chiedo a ignazio Marino sinceramente scusa. Ma non usiamo due pesi e due misure per favore".

BELVISO - Intanto alla querela annunciata da Alemanno si unisce quella di Sveva Belviso: "Non avrei mai creduto di querelare un giornalista. Per la prima volta lo farò: sulla mia onestà non si scherza".