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Elezioni Comunali 2013

Tra Alemanno e Marino è ormai guerra aperta. Il sindaco: “A Roma, la crisi è colpa del Pd”

Dopo la lite in diretta tv non si placano le polemiche. Alle accuse del sindaco il comitato per Marino sindaco ha risposto: "Bugie insostenibili"

Al termine della trasmissione televisiva Domenica Live di ieri condotta da Barbara D'Urso non si sono nemmeno dati la mano. E oggi, il fuoco incrociato non si è per nulla sopito. È ormai guerra aperta tra il sindaco Gianni Alemanno e lo sfidante del centrosinistra Ignazio Marino, entrambi candidati per la poltrona più alta del Campidoglio alle prossime elezioni comunali. Anche oggi, non hanno perso occasione lanciarsi a vicenda dichiarazioni al vetriolo.

La lite in diretta televisiva è ancora calda. “Alemanno, invece di innervosirsi vada a trovare la famiglia di Fulvio, rassicurandola che non ci sarà nessun taglio” ha affermato Ignazio Marino riferendosi alla storia raccontata nel salotto di Barbara D'Urso di un ragazzo affetto da tetraparesi spastica a cui sarebbero state diminuite le ore di assistenza. “Lo invito a smentire che ci sarà da maggio questo taglio di ore” ha affermato il chirurgo che poi ha aggiunto: “Certamente dal 28 maggio provvederò io”.

“Un pezzo della crisi economica di Roma ha nome e cognome: il Partito democratico della Capitale” ha affermato il sindaco Alemanno nel corso della presentazione della candidatura di Massimo Perifano, vicepresidente uscente in quota Pd nel municipio governato da Sandro Medici, nella lista civica che sostiene il sindaco 'Cittadini X Roma'. “Altro che mobilità sostenibile, siamo di fronte a bugie insostenibili” ha risposto il Comitato per Marino sindaco a cui hanno fatto eco una valanga di dichiarazioni di vari esponenti Pd. “Alemanno ha avuto il coraggio di dire che se a Roma il Pil non è positivo la colpa è dell'opposizione” ha affermato Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma. “Alemanno ammetta il suo fallimento” ha scritto Umberto Marroni, capogruppo Pd in Campidoglio.

E se Alemanno bolla Marino come rappresentante della 'logica del no', asserendo che “parla di cose astratte e non c'è nulla di merito”, il comitato del candidato di centrosinistra si dilunga come una giaculatoria in un elenco di episodi fallimentari dell'amministrazione Alemanno. Il sindaco “potrebbe raccontare ai cittadini di via Libia perché ha riaperto al traffico privato le corsie dedicate al trasporto pubblico; a chi abita in periferia perché ha cancellato gli incubatori di impresa e le decine di milioni di euro per la realizzazione dei centri culturali; a tutti i romani per quale motivo ha deciso di autorizzare la cementificazione dell'agro romano e che fine ha fatto lo strampalato progetto della Formula 1 all'Eur” scrive il comitato che non si dimentica di citare il “caos neve” e i “continui allagamenti”.

Alle parole di Alemanno, fanno eco quelle di Perifano, che si allontana dal Pd proprio perché “in rotta” con il partito. “L'esperienza delle primarie mi ha fatto capire che per chi non appartiene 'all'apparato' di partito nel Pd non c'è posto, ed è per questo che scelgo di tornare a collaborare con la società civile da cui è iniziata la mia storia politica anni fa”.

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