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Elezioni Comunali 2013

Giulia Tempesta, la candidata più giovane al consiglio comunale di Roma per il Partito Democratico

Mi chiamo Giulia Tempesta, ho 25 anni, e sono nata a Roma nel quartiere Aurelio dove vivo con la mia famiglia.Dopo aver conseguito la Maturità classica al "Dante Alighieri" mi sono iscritta alla facoltà di Scienze Politiche presso l'università Roma 3.Ho partecipato attivamente alla nascita del Partito Democratico ricoprendo il ruolo di responsabile dei Giovani Democratici del mio quartiere e, attualmente, per la segreteria romana.Da più di un anno mi occupo di ricettività turistica, gestendo una "casa vacanze" nel cuore della Capitale. Un'esperienza che mi ha permesso di toccare con mano quanto Roma sia una meta ambita dai turisti di tutto il mondo.

"VOGLIO", PER ROMA E PER I ROMANI

Voglio rappresentare il punto di vista delle giovani generazioni, che negli ultimi cinque anni hanno visto la Capitale peggiorare enormemente.
Nell'Assemblea di Roma Capitale voglio dare il mio contributo per una città aperta, cosmopolita e solidale.
Voglio una città che funzioni bene, per i romani e per i turisti, connessa con il mondo, che valorizzi il proprio immenso patrimonio turistico e culturale anche per creare ricchezza e lavoro.

Voglio una città per tutte le donne, libere di scegliere e di partecipare.

Voglio una città sicura, trasparente nel rapporto tra i cittadini e l'amministrazione, che punti a coinvolgere e includere i romani nelle grandi decisioni che riguardano il futuro di tutti. In poche parole, voglio una città GIUSTA.

3 PROPOSTE PER ROMA

Emergenza abitativa, la priorità assoluta.

Il problema casa in tutte le sue forme è uno dei principali problemi di Roma. L'incredibile numero di vani sfitti presenti in città, il continuo crescere dei volumi messi in costruzione (per lo più invenduti) e la situazione incontrollata degli affitti (spesso in nero), hanno generato una situazione che va cambiata radicalmente e in breve tempo.

Sono tanti gli interventi che possono aiutare a uscire da questa situazione. Penso al Comune che potrebbe fare da mediatore e da garante per chi vuole vendere (o affittare) e chi vuole comprare (o entrare in affitto), garantendo l'opportunità di canoni congrui. Questo aiuterebbe i cittadini (specie le giovani coppie) a trovare una casa e gli imprenditori del settore delle costruzioni a non rimanere con un pugno di mosche in mano dopo aver costruito.

Inoltre, c'è molto da fare per ciò che riguarda la lotta al "nero" che, oltre ad essere un reato che consente guadagni non sottoposti alla tassazione ordinaria, distorce il mercato degli affitti.

Roma non può presentare questo biglietto da visita agli studenti "fuori sede" che cercano un futuro nella Capitale. Gli studenti sono il "contraente debole", devono per forza trovare una locazione e per farlo sono disposti a qualsiasi condizione contrattuale (ed anche qualsiasi condizione del vano abitativo, che spesso è anche fuori norma e insicuro). La legge nazionale ha fatto dei passi in avanti in questi anni, ma adesso questi strumenti vanno completati dall'intervento del Comune.

Una Capitale "on-line"

Roma non è al passo con le altre Capitali Europee in fatto di digitalizzazione. Eppure, le nuove tecnologie e la rete rappresentano una straordinaria opportunità per rendere le istituzioni più trasparenti e più snelle.

La mia proposta è quella di lanciare un grande piano per la digitalizzazione dei servizi offerti dal Comune di Roma e dai Municipi.

Digitalizzare i servizi significa poter richiedere atti, provvedimenti o certificati tramite procedure elettroniche certificate. Significa rendere trasparenti e accessibili tutti gli atti dell'amministrazione, le presenze e i lavori dei consiglieri e degli assessori. Andrebbe, inoltre, prevista la diretta delle sedute consiliari secondo le norme di legge. Infine, occorre semplificare e rendere omogenee le pagine web dei vari Municipi e per i principali servizi del Comune, sia per la grafica sia per quanto concerne la gestione delle pagine. Digitalizzare, quindi, per semplificare e informare.

Mettiamo il nostro tempo libero... in Banca!

La banca del tempo è un tipo di associazione che si basa sullo scambio gratuito di tempo. La sua struttura e il suo funzionamento sono abbastanza semplici: ogni "socio" mette a disposizione qualche ora del suo tempo per dare ad un altro socio determinate competenze. Le ore messe a disposizione vengono calcolate e accreditare dalla banca stessa; in questo modo non deve essere la medesima persona a "rimborsarle", ma può farlo un'altra. E' questo il modello che penso possa essere utilizzato per esempio dentro le scuole o le università. Si possono organizzare in questo modo corsi, ripetizioni, laboratori direttamente dai giovani e per i giovani, a costo quasi zero. Allo stesso modo e con gli stessi parametri, si può rivalutare l'esperienza di vita e di lavoro delle persone più anziane. La banca del tempo così concepita favorisce anche l'integrazione e la solidarietà in senso trasversale.

La pagina di Giulia Tempesta su Facebook https://www.facebook.com/GiustaxRoma?fref=ts

Giulia Tempesta è anche su Twitter

@GiuliaTempesta #GiustaxRoma

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