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Elezioni Comunali 2013

A Roma il modello Milano: Gasbarra fa il Pisapia, c'è l'accordo con Sel

Lo scenario che va disegnandosi vede l'ex presidente della Provincia candidato sindaco, con un vice di Sel. In regione accordo con l'Udc che per il Campidoglio schiererebbe Onorato al primo turno

Una calma che è solo apparente. Nel Pd romano sono in realtà giorni di grande fermento nei quali, aspettando di conoscere l'evolversi della situazione nazionale, si prova ad arrivare ad un nome forte per sfidare Alemanno. Capita così che, a pochi giorni dal termine ultimo per presentare le firme per le primarie, nel principale partito di centrosinistra si siano formati due assi. Da un lato l'inedito asse tra renziani e dalemiani. Dall'altro invece quello che fa capo al segretario Bersani, da giorni in trattative con Sel per gli assetti futuri di Regione e Campidoglio. A formare gli assi ci sono: Gentiloni (renziano) con Sassoli e Marroni (dalemiani) e Miccoli, Gasbarra e Zingaretti (area Bersani) con Smeriglio (Sel).

RENZIANI E DALEMIANI - Usciti con le ossa rotta dalle primarie nazionali, la corrente renziana di cui Gentiloni è espressione, punta ad ottenere un miglioramento delle regole per le primarie. In questo ha trovato sponda nel duo Sassoli - Marroni che, in difficoltà con la raccolta firme per le primarie, sarebbe intenzionato a chiedere una proroga del termine per la consegna. Oltre a questo si punta ad un abbassamento della quota di firme, giudicata, per motivi diversi, complicata da raggiungere. L'obiettivo è presentarsi uniti contro il segretario di Roma, Marco Miccoli.

Quest'ultimo infatti da tempo lavora sotto traccia per portare un nome forte alle primarie del 20 gennaio. E quando si dice nome forte i pensieri di tutti convergono verso il segretario regionale Enrico Gasbarra che però, secondo voci, sarebbe in attesa di capire eventuali possibili evoluzioni nazionali. In alternativa ci sarebbe il nome del senatore Marino.

BERSANIANI E SEL - Ma non di solo nome forte si nutre l'ala sinistra. Infatti l'obiettivo prioritario è quello di riprodurre l'asse Pd - Sel con cui Bersani ha vinto le primarie e con cui punta a governare il paese. Così da giorni si susseguono gli incontri. L'obiettivo è trovare la quadra e ieri, raccontano una fonte interna all'asse, l'accordo è stato praticamente trovato. Per quanto riguarda la regione, come da tempo si vociferava, Zingaretti se eletto avrà come vice Massimiliano Smeriglio. Qui appare possibile anche un'apertura all'Udc stante anche la diversa legge elettorale che prevede un turno unico. Oltre alla poltrona di vice, Sel avrebbe strappato anche un paio di assessorati forti.

La novità è il Campidoglio per il quale Gasbarra si sarebbe deciso a scendere in campo. Qui l'obiettivo è riproporre il modello Milano dove al primo turno Pd e Sel corsero insieme sostenendo Pisapia, avendo contro Manfredi Palmieri candidato dell'Udc. Al secondo turno però l'accordo con i centristi fu decisivo per l'elezione di Pisapia che disegnò una giunta con una donna vice sindaco, Maria Grazia Guida, e un centrista, Tabacci in un assessorato chiave come il bilancio. La Guida di Gasbarra sarebbe Loredana De Petris che ha già ricoperto il ruolo di vice ai tempi della passaggio in provincia dell'attuale segretario regionale.

L'UDC - In questo scenario il Manfredi Palmeri romano potrebbe essere Alessandro Onorato, candidato sindaco al primo turno a caccia di quei voti da destinare poi a Gasbarra nel caso la resistenza di Alemanno necessiti di un ballottaggio. L'Udc, pur non partecipando agli incontri di questi giorni avrebbe infatti da tempo dato il proprio assenso al nome di Gasbarra. L'ex presidente della provincia infatti sarebbe stato determinante nei giorni della crisi in Regione, convincendo Casini a staccare la spina, proponendo un ampio accordo per i nuovi assetti di Comune e Regione.

Resta ora da capire il destino di Alfio Marchini. Sceso in campo con il suo movimento metropolitano e dato da molti vicini al centrosinistra, potrebbe forte dei suoi appoggi con Comunione e Liberazione, essere il nuovo volto del centrodestra romano. Alemanno permettendo, ovviamente.
 

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