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Elezioni Comunali 2013

Comunali, Eurispes ai candidati: "Mobilità disastrosa: dev'essere una priorità"

Linee metropolitane insufficienti, autobus lenti e troppe auto private. L'Istituto di ricerca presenta l'Osservatorio sulla mobilità e lancia l'allarme per Roma

La mobilità dev'essere una priorità per Roma. È questo il monito che l'Osservatorio Eurispes lancia a tutti i candidati a sindaco per il Comune di Roma. L'Eurispes lo scrive nero su bianco: “Al primo posto dell’agenda della nuova consiliatura si mettano i problemi del trasporto locale, del pendolarismo e di una mobilità sostenibile” ha scritto l'Istituto di ricerca in un comunicato in cui ha annunciato che a ottobre del 2013 presenterà il Libro Bianco dell’Osservatorio Mobilità e Trasporti recentemente istituito e diretto dall’Ing. Carlo Tosti.

Bastano pochi dati per rendere l'idea del pessimo stato di salute della Capitale in tema di trasporto pubblico. Con le relative conseguenze sulla vita dei suoi abitanti.  “Roma è la città con il più alto numero di autoveicoli privati” scrive l'Eurispes. Nel 2011 a Roma erano 74 ogni 100 abitanti contro le 25 di Parigi, le 31,4 di Londra, le 46 di Madrid. Il risaputo ritardo sullo sviluppo delle metropolitane è definito impietoso dall'Eurispes: “Rispetto ai 45,2 km di Roma, Parigi può contare su una rete di 213 km, Madrid di 293 km e Londra di 402 km”.

E se il giudizio sulle linee sottoterra è negativo, l'Eurispes boccia anche il servizio su gomma: troppo lento. “Nella fascia oraria che va dalle 8 alle 9 del mattino, non supera i 15 km/h per i mezzi pubblici e 17 km/h per i mezzi privati (2011). Più veloci delle nostre, tutte le altre principali capitali europee: 24 km/h a Madrid (2008), 29 km/h a Londra (2011, fascia oraria 7 am-7 pm), 20,4 km/h a Parigi (2007, nella fascia oraria 7-8 del mattino)”.

L'appello è davvero per tutti i candidati. Nella sua analisi l'Eurispes punta il dito contro decenni di politiche sbagliate. “Per Roma la sfida è davvero impegnativa: per la sua peculiare storia ma soprattutto per alcune discutibili scelte di sviluppo urbano. Con i suoi tre milioni di abitanti, una estensione geografica seconda alla sola città di Londra e, soprattutto, gli oltre venti milioni di visitatori/anno, la Capitale si trova in una condizione di svantaggio rispetto a tutte le altre grandi città europee. Questo influisce negativamente sulla crescita del Pil locale e sulla qualità della vita dei suoi abitanti” scrive l'Eurispes.

Roma è solo la punta dell'iceberg dell'intera penisola. Nonostante in Italia siano 3 milioni i pendolari, “la politica nazionale dei trasporti e della mobilità in generale continua a scommettere sul trasporto su strada” commentano. Segno ne è il fatto che negli ultimi dieci anni il 71% dei finanziamenti stanziati con la legge Obiettivo sono stati destinati a strade e autostrade. Risultato: “mentre in Europa mediamente ci sono 8 treni km per ciascun abitante, in Italia si scende a 5”. Soluzione: razionalizzare la spesa pubblica e privata per realizzare investimenti in infrastrutture e tecnologie.

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