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Martedì, 16 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2013

Primarie Campidoglio: gli errori di Alemanno secondo i sei candidati

In cinque anni di mandato, sono molti gli errori che vengono recriminati all'oramai uscente Sindaco di Roma. Vediamo cosa ne pensano i suoi "papabili" successori

Ecco le posizioni dei sei candidati alle primarie per quanto riguarda gli errori commessi secondo loro da Gianni Alemanno durante i suoi 5 anni di mandato.

GEMMA AZUNI - Alemanno non ha capito che Roma avrebbe potuto avere grandi prospettive se solo avesse avuto una concezione di città più aperta.

DAVID SASSOLI - Pensare che Roma sia una città autoreferenziale perché una Capitale vive di attrazione e deve essere capace di attrarre investimenti, energie e risorse. L'autoreferenzialità porta solo al provincialismo. Come si può pensare che una grande città come Roma possa farcela da sola? E se si rimette in moto Roma, si rimette in moto anche l'Italia.

MATTIA DI TOMMASO - Credo che sia necessario lavorare per tornare ad affermare un'etica nelle istituzioni. Quello che ricorderemo di questa amministrazione sarà 'parentopoli'. Una vicenda che non è solo un reato da perseguire penalmente ma anche un'offesa grave a tutti quei giovani istruiti e di merito che hanno le capacità per occuparsi della cosa pubblica molto meglio di chi lo ha fatto perché 'conosceva qualcuno all'interno'. Alemanno ci lascia una città abbandonata a sé stessa sia dal punto di vista sociale che culturale.

PAOLO GENTILONI - Gianni Alemanno ha sbagliato nel non avere chiare le priorità per il futuro di Roma. Una grande città non può vivere facendosi travolgere solamente dal tram tram quotidiano. Il secondo errore è quello di non avere avuto un'idea precisa della squadra di governo di cui circondarsi: ha avuto circa 30 assessori in quattro anni, cambiato sei o sette dirigenti d'azienda e per quanto riguarda due suoi collaboratori più fidati, uno è in carcere e l'altro è inquisito.

IGNAZIO MARINO - Il suo più grande errore è stato quello di circondarsi di persone disoneste.

PATRIZIA PRESTIPINO - Non ha avuto una precisa idea di città da seguire. Non ha proposto nulla di nuovo rispetto al passato, inoltre non è stato capace nemmeno a scegliersi una squadra di governo, come testimoniato dal fatto che ha cambiato numerosi assessori e dirigenti nel corso di questi cinque anni. Tra l'altro il centrodestra non aveva mai governato a Roma e Alemanno aveva la possibilità di dimostrare che un centrodestra riformista può agire bene in una città come Roma: ha sprecato questa possibilità.

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