"Tutela del verde e università", ecco il progetto di Sassoli per riqualificare Tor Bella Monaca
Supportato da un team di architetti, l'europarlamentare in corsa alle primarie del centrosinistra, ha presentato la sua idea per il quartiere periferico
Proprio nel giorno in cui il progetto di abbattimento e ricostruzione di Tor Bella Monaca tanto caro al sindaco Alemanno raggiunge i primi posti dell'ordine del giorno in discussione all'assemblea capitolina, David Sassoli, in campo alle primarie del centrosinistra verso il Campidoglio, presenta il suo progetto di riqualificazione per il quartiere. “Dobbiamo smettere di parlare di centro e periferia” ha spiegato l'europarlamentare che proprio oggi pomeriggio sarà al 'quartiere delle torri', “Roma deve diventare una città delle città”.
Il progetto, “in studio da dieci anni”, fin da quando era presidente Fabrizio Scorzoni, presente al comitato elettorale di via dei Cerchi 75 dove è avvenuta la presentazione, è stato illustrato dall'architetto Sergio Bianchi: “L'obiettivo è una riorganizzazione globale di tutto il quadrante, affamato di servizi”. A fianco di Sassoli, anche il consigliere capitolino del Pd Dario Nanni e il candidato presidente municipale Fabrizio Cremonesi.
Sviluppo della mobilità pedonale, salvaguardia e valorizzazione del verde “abbondante” e università. Sono questi i tre assi principali su cui si basa il progetto di riqualificazione di Tor Bella Monaca presentati dall'architetto. “Per quanto concerne la viabilità, l'obiettivo è quello di migliorare il collegamento fisico tra quartieri” si legge nel progetto. "Oltre a un sistema di attraversamenti, anche sopraelevati, per scavalcare vie a scorrimento veloce, si pensa anche un 'rapid transit' ovvero una metropolitana leggera e sopraelevata” che collegherà la Prenestina a Grotte Celoni sulla Casilina per un tracciato di circa 4 chilometri e mezzo.
Per le torri, niente abbattimento e ricostruzione previsto dal progetto di Leonard Krier commissionato dal sindaco Alemanno. “Per loro si pensa a operazioni di restyling con modifica delle facciate, innalzamento delle prestazioni energetiche e realizzazione di un basamento continuo per ospitare attività artigianali” ha spiegato l'architetto Bianchi. Verrà realizzato anche un nuovo quartiere, di circa 70 mila metri cubi, composto da un mix di residenze tra canone calmierato, edilizia convenzionata e libero mercato.
Infine “bisogna sfruttare il vicino polo di eccellenza dell'Università di Tor Vergata per usare la cultura come leva per la riqualificazione”. Ecco quindi che nel progetto si pensa alla realizzazione, a fianco dell'attuale municipio, “di uno spazio da adibire all'istruzione universitaria con annesso studentato”. Come specifica l'architetto, “abbiamo già avviato i colloqui con l'università”. In totale, tra l'intervento residenziale, l'università e lo studentato che sorgeranno a fianco del municipio, l'intervento 'pesa' circa 180 mila metri cubi.
Il costo totale dell'operazione si aggira intorno ai 150 milioni di euro. “Circa 20 milioni provengono da un vecchio progetto di riqualificazione che pende sull'area, altri 70 contiamo di reperirli con finanziamenti europei, il resto dai privati tramite il meccanismo del project financing”. Da questi sono da escludere i costi della metropolitana leggera: “Ancora il progetto definitivo non c'è, il costo si potrebbe aggirare intorno ai 100 milioni di euro”.
“L'obiettivo è che grazie al decentramento Roma diventi una città delle città” ha affermato David Sassoli commentando il progetto. “Prestare attenzione alle periferie” ha continuato “significa stabilire un principio di uguaglianza tra i cittadini di Roma”. A fianco di Sassoli, anche Dario Nanni: “Basta con grandi progetti irrealizzabili. A differenza del progetto di Krier, questo può essere realizzato senza problemi”.
