Comunali, Sassoli (Pd): "Subito primarie aperte"

"Subito primarie aperte". E' a metà tra una ricetta per affrontare le prossime comunali, alla luce della tornata elettorale appena terminata, e un rimprovero al proprio partito che "non ha ancora convocato le primarie". David Sassoli, europarlamentare del Pd e candidato alla primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma considera "questo ritardo un errore perché era chiaro da tempo che vi sarebbero state difficoltà nuove ma, soprattutto, una forte richiesta di rinnovamento da parte dei cittadini".

Per Sassoli serve una svolta netta. "E' ora di dire basta: i democratici hanno il dovere di liberare il Campidoglio da un gruppo di faccendieri che sta soffocando la città. I cittadini hanno punito la destra e si sono rivolti a due grandi forze di cambiamento che ora hanno un compito: dare un futuro alla Capitale" ha affermato l'aspirante sindaco di Roma.

La ricetta prospettata da Sassoli per trovare il candidato giusto per il Campidoglio sono le primarie. L'europarlamentare le ha definite "una grande opportunità" ma ad alcune condizioni: "devono essere aperte a tutte le forze del cambiamento e svolgersi con regole nuove, per garantire un forte profilo civico: partecipazione aperta a tutti i cittadini di Roma e a tutte le liste che manifestano interesse per la battaglia contro la giunta Alemanno, anche utilizzando il web, candidature a Sindaco sostenute soltanto dalle firme di cittadini, almeno 10mila, e impegno a formare liste senza consiglieri che abbiano più di due consiliature".

Sassoli guarda alle prossime comunali con una parola d'ordine: discontinuità. "E' la base per affrontare le elezioni di Roma. Per quanto mi riguarda mi impegno a presentare prima delle elezioni l'intera squadra di governo della città".