Comunali, Marino: "Tra Meloni e Alemanno avrebbe stravinto la prima"

Dopo il test di 'romanità' (non superato) sui nomi dei capitani della Roma e della Lazio, Ignazio Marino, che conosce Totti ma non Mauri, è tornato a Radio 2 nella trasmissione 'Un giorno da pecora'. Dopo la vittoria alle primarie, da candidato sindaco, Marino è sempre più lanciato verso il Campidoglio. “C'è stato un grande quotidiano che mi ha definito il sindaco dei Rom” ha affermato in relazione alla polemica sulla partecipazione dei rom alle primarie. “Io ho detto di aggiungere una vocale: io sono sindaco di Roma” ha affermato per poi rettificare: “Forse mi sono allargato un po' troppo”.

Nel corso dell'intervista Marino ne ha avute a dire un po' per tutti. In primis sul sindaco in carica, Gianni Alemanno, apostrofato come “quello di Bari” in risposta alla polemica sollevata dal primo cittadino che l'ha descritto come un marziano per Roma. ''Sono nato a Genova ma a Roma sono arrivato nel 1969. Quanti anni ci vogliono per essere considerato un uomo che conosce la città? Per me è mezzo secolo”.

Per l'ex senatore Alemanno ha “rubato” l'orgoglio a Roma con “ferite importanti” come l'arresto di Mancini “uomo di sua stretta fiducia” e gli scandali di Parentopoli. Poi l'affondo finale sul sindaco: per Marino, in un ipotetico duello tra Gianni Alemanno e Giorgia Meloni alle primarie per la scelta del candidato sindaco, la fondatrice di Fratelli d'Italia “avrebbe stravinto” ha affermato il candidato sindaco del centrosinistra che ha ammesso che avrebbe preferito “andare in finale con Giorgia”.

Sull'imprenditore Alfio Marchini invece preferisce rispondere con una battuta: ''Viene direttamente dal circolo del Polo e quindi il Campidoglio è perfetto perché c'è già la statua a cavallo'' ha replicato in relazione al monumento del Marc'Aurelio.

Proprio oggi Marino ha scritto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti chiedendogli un incontro per “confrontarci sul futuro” di Roma e del Lazio.  ''Caro Presidente”, attacca la lettera,“ti scrivo come candidato a sindaco di Roma per il centrosinistra. Lo svolgimento delle primarie di Roma Bene Comune ha segnato l'inizio di un cammino che confido ci porti, con tutte le romane e i romani, alla guida della Capitale d'Italia” ha scritto Marino. Al centro della lettera la situazione di crisi “occupazionale e produttiva” della regione unita a un “diffuso senso di sfiducia verso le istituzioni locali”. Per Marino bisogna “invertire la rotta”.