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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2013

Comunali, ecco le proposte dei candidati per tutelare il commercio romano

Il tema del commercio è un tema molto sentito in questo momento di crisi. Tra centri commerciali e abusivismo come rilanciare il settore?

Uno dei settori più colpiti dalla crisi è quello del commercio. Tutelare questo settore a Roma significa proteggere e creare molti posti di lavoro in città. Negli ultimi anni però tra la crisi, la creazione di molti nuovi centri commerciali, soprattutto nella corona periferica della città e, anche se in misura diversa, la diffusione del commercio abusivo hanno contribuito a indebolire il settore. Di seguito riportiamo le risposte che ci sono state date dai diversi aspiranti primi cittadini.

Ignazio Marino – Candidato sindaco per la coalizione centrosinistra

Il commercio ha un ruolo di primo piano a Roma. Le botteghe e i negozi di vicinato devono essere valorizzati. E’ importante rilanciare la valenza sociale dei centri commerciali naturali e dei mercati rionali. Per questo il comune deve riuscire ad abbassare le tasse a partire dalla Tares di Alemanno che è la più alta d’Italia. Questo può essere un piccolo aiuto per far ripartire un pezzo reale dell’economia cittadina. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Gianni Alemanno – Candidato sindaco per la coalizione di centrodestra

Per tutelare un settore vitale per l’economia romana e italiana che è quello dei piccoli commercianti, abbiamo presentato una proposta di legge popolare che ha come obiettivo quello di contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, perché la ripresa economica parte anche da qui. All’attenzione del Parlamento non si vuole sottoporre semplicemente il fenomeno dell’abusivismo commerciale, ma ciò che esso rappresenta, con gli ovvi coinvolgimenti della criminalità organizzata. Per quanto riguarda i centri commerciali, oltre al blocco per il futuro, dobbiamo sollecitare la Regione a dare uno stop alle concessioni urbanistiche. Bisogna poi regolamentare le chiusure domenicali, perché con l’apertura indiscriminata non si aiutano i consumi ma si distrugge il piccolo e medio commercio. Prevediamo inoltre la creazione di uno Sportello Unico che coinvolga tutte le Amministrazioni competenti e i servizi della CCIAA per abbattere tempi e procedure a chi vuole aprire un’impresa. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Alfio Marchini – Candidato sindaco per la Lista civica Alfio Marchini sindaco

Attraverso il blocco totale delle nuove edificazioni di grandi strutture commerciali e la valorizzazione di tutti i "centri commerciali naturali" per il rilancio del commercio di prossimità e il recupero dei servizi essenziali e dei mercati rionali. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Marcello De Vito – Candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle

Quelle che nel Piano regolatore dovevano diventare le nuove centralità di questa città, organizzate attorno a servizi e nuove funzioni, si sono in realtà trasformate in grandi centri commerciali. E con l'aggiunta della crisi il risultato è stato disastroso: hanno chiuso oltre settemila esercizi. Per questo va approvata una moratoria per la costruzione di nuovi centri commerciali. Inoltre serve una maggiore regolamentazione degli orari di apertura e un incremento della lotta all'abusivismo che, si calcola, toglie circa il 30 per cento del fatturato al settore. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Sandro Medici – Candidato sindaco per la lista Repubblica Romana

Il commercio di vicinato è stato sicuramente messo in crisi dal proliferare di autorizzazioni ai grandi centri commerciali concesse a pioggia da amministrazioni di diverso colore politico. Bisogna ricordare infatti che la competenza è regionale. L'abusivismo, che pure è un problema da considerare, ha causato problemi in maniera minore. Noi pensiamo che il commercio di prossimità sia importante anche per la tenuta sociale dei territori, un punto di incontro che anima i quartieri. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Alessandro Bianchi – Candidato sindaco per la lista Progetto Roma

Anzitutto è necessario porre un freno alla proliferazione di mega centri commerciali lungo tutto il perimetro urbano, che stanno alterando la funzionalità di molte parti della città. Contemporaneamente occorre tutelare e incentivare le piccole e medie attività artigianali e commerciali, anche con provvedimenti di natura fiscale. In particolare va aperta la strada a nuove filiere di produzione e commercializzazione a cosiddetti chilometri zero. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

GLI ALTRI CANDIDATI

Come risollevare il commercio partendo da una città ad alto potenziale produttivo come Roma? Puntando alle attività economiche collegati ai prodotti agricoli tipici del territorio, all'industria manifatturiera, della moda, tessile. Il tutto sfruttando il brand legato al nome della città per il candidato Edoardo Di Blasio (Liberiamo Roma).

Sul piano burocratico il candidato Matteo Corsini di Roma Risorge propone di dotarsi di uno speciale ufficio di Corporate Investment,  destinato a intervenire per lo sviluppo delle imprese romane, delle aziende che intendano esportare i loro modelli aziendali verso le altre città italiane ma soprattutto verso l’estero.

Proposta singolare quella di Gianguido Saletnich di Forza Nuova: l'emissione di una moneta romana, l'Auro, una moneta propria a circolazione parallela all’euro,garantita dai beni del comune e utilizzabile nel territorio di Roma Capitale anche per il pagamento delle tasse comunali come l’IMU, o dei mezzi di trasporto ecc.

Armando Mantuano di Militia Christi propone invece di favorire la ricerca di microcredito per il finanziamento di piccole e medie imprese, artigianato, negozi storici, attività tradizionali, famiglie in difficoltà e pensionati al minimo sociale.

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