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Elezioni Camera e Senato 2018

Elezioni Camera: tutto sulla sfida nel collegio uninominale 01 Trionfale

Almeno sulla carta, stando ai risultati delle ultime amministrative, dovrebbe essere tra le roccaforti sicure del Partito Democratico, che qui cala il suo pezzo da novanta, il premier uscente Paolo Gentiloni. Il collegio Roma1, che fu di Silvio Berlusconi nel '94 e ancora di Walter Veltroni nel '96, che ingloba il centro storico, Trastevere, Testaccio, Prati e Trionfale, è l'unico in città che nel 2016 premiò Roberto Giachetti al ballottaggio. La partita, comunque, non è da darsi per scontata. L'alleanza di centrodestra, in netta ascesa in tutto il Paese, è forte anche al centro. E a guardare gli ultimi sondaggi, nemmeno il Roma1 è tra i collegi blindati per il centrosinistra. Senza contare il fattore grillini, che però, alle comunali, hanno portato a casa tra Prati e il Centro storico il peggior risultato. 

A sfidare il premier Gentiloni a destra abbiamo Luciano Ciocchetti, ex Udc oggi esponente di Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, la famosa "quarta gamba" della coalizione, ex assessore regionale sotto la presidenza Polverini. Mentre i pentastellati tirano fuori dal cilindro Angelo Cirulli, l'imprenditore schierato in difesa dei risparmiatori truffati di Banca Etruria. Per Leu (Liberi e Uguali) Filippo Miraglia, vicepresidente dell'Arci, alla sua prima discesa in campo. Simone Di Stefano correrà per Casapound e Francesco Garroni Parisi per Il Popolo della Famiglia. Vediamo uno per uno i profili dei candidati in corsa. 

Paolo Gentiloni per il centrosinistra

Classe '54, romano del Centro storico della Capitale, in politica fin da adolescente, prima con formazioni di sinistra extraparlamentare, poi ecologista con Chicco Testa, poi rutelliano di ferro, suo portavoce negli anni '90 quand'era sindaco di Roma, poi responsabile delle comunicazioni nella Margherita e ministro del governo Prodi. Deputato in più legislature, nel 2007 è uno dei quarantacinque membri del comitato promotore nazionale del Partito Democratico. 

Ministro degli esteri del governo Renzi, il 5 dicembre 2016, a seguito del risultato del referendum costituzionale e delle dimissioni dell'allor premier, viene incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un nuovo governo. I sondaggi a poche settimane dal voto del 4 marzo lo danno in testa nelle classifiche di gradimento dei leader di partito. E' il cavallo di Troia del Partito Democratico, emblema di credibilità, serietà e basso profilo, espressi in toni e linguaggio alla Città dell'Altra Economia, il 1 febbraio, per l'apertura della campagna elettorale. 

Luciano Ciocchetti per il centrodestra

Candidato espressione della cosiddetta "quarta gamba", i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, Luciano Ciocchetti, romano, classe '58, è lo sfidante per il centrodestra. Una lunga carriera politica, iniziata con la Democrazia Cristiana e proseguita con l'Udc di Pierferdinando Casini, ha ricoperto incarichi a più livelli istituzionali. Consigliere comunale di Roma, dal 1989 al 1993 e ancora nel '97 e nel 2008 come candidato sindaco. Deputato in tre legislature, capogruppo e assessore all'Urbanistica in regione Lazio sotto la presidente di Francesco Storace e ancora nel 2010 con Renata Polverini. 

Aderisce alla rinata Forza Italia nel 2012 e si candida alle europee del 2014 nella circoscrizione Italia centrale, ma con 25mila 434 voti non viene eletto. A luglio 2015 abbandona i forzisti per aderire al nuovo partito di Raffaele Fitto Conservatori e Riformisti, poi confluiti in Noi con l'Italia-Udc, lista nata dalla fusione con l'Udc di Lorenzo Cesa. Sostegno alle famiglie e all'emergenza abitativa i punti forti del programma elettorale lanciato giorni fa con lo slogan #RipartiAmo. Sondaggi di fine gennaio riportati dal programma Rai Carta Bianca danno la formazione al 3 per cento, soglia di sbarramento per entrare in parlamento. 

Angelo Cirulli per il M5s

E' nell'elenco dei "super competenti", per dirla con il candidato premier Luigi Di Maio, l'esercito di candidati della società civile che i pentastellati hanno messo ai nastri di partenza rivendicandone l'assoluta preparazione a governare. In particolare, nel collegio Roma1, quello con la maggior visibilità a livello nazionale, ha schierato un nome sconosciuto ai più ma dall'importante valore simbolico. Angelo Cirulli è un artigiano, piccolo imprenditore che ha investito in Banca Etruria perdendo gran parte dei suoi risparmi. Si Maio lo ha definito  "uno degli azzerati dal decreto salva-banche". E qui la contrapposizione è tutta politica con il governo Renzi prima e Gentiloni poi. Cirulli stesso si è raccontato così: "Si usa definirci le 'quattro banchette' perché rappresentiamo solo 1,5% della movimentazione bancaria italiana, ma dietro questo numero ci sono tante persone, parliamo di circa 500mila famiglie che hanno perso un patrimonio che veniva anche da generazioni". Una sfida tutta in salita quella del M5s nel centro di Roma, dove il governo municipale ha retto, unico insieme insieme a Parioli e San Lorenzo, allo tsunami grillino delle amministrative 2016.

Filippo Miraglia per Liberi e Uguali 

Siciliano, 49 anni, sposato, tre figli, il candidato di Liberi e Uguali, neonata formazione a sinistra del Pd, è il vicepresidente dell'Arci. Una storia di attivismo soprattutto sul fronte dei diritti dei migranti, volto del partito di Grasso a sostegno dello Ius Soli. Ha contribuito alla promozione di diverse campagna sul tema, tra queste L’Italia sono anch’io, con il deposito in parlamento di più di 200mila firme per due poposte di legge popolare, una sulla riforma dell’attuale legge della cittadinanza, l’altra sul diritto di voto alle amministrative per gli stranieri residenti.  

Simone Di Stefano per Casapound

Alla ribalta della cronaca politica per il risultato storico ottenuto alle amministrative di Ostia lo scorso novembre (l'8 per cento dei consensi con l'elezioni di un consigliere municipale), secondo i sondaggi la formazione dichiaratamente neofascista potrebbe toccare il 3 per cento e entrare in parlamento. Simone Di Stefano, volto noto del movimento di estrema destra, è il candidato premier e corre nel collegio uninominale Roma1. Così al comizio di apertura della campagna elettorale: "Abbiamo dei sondaggi secondo cui questo sbarramento del tre per cento dovrebbe essere praticamente alla nostra portata. Dovremmo, dunque, essere arrivati". E ancora: "Non bisogna avere paura di CasaPound, che si candida nel rispetto delle regole e in piena democrazia. Vogliamo fare politica come tutti gli altri partiti". 

Francesco Garroni Parisi per Il popolo della Famiglia

Anche il movimento autonomo fondato da Mario Adinolfi, nato dai Family Day con il mantra della famiglia "naturale" da rimettere al centro delle politiche sociali, schiera il suo candidato al collegio Roma 1, Francesco Garroni Parisi, presidente del circolo di Roma nord inaugurato lo scorso dicembre. "Il PdF non è un movimento confessionale – ha spiegato  – anche se il proprio programma politico è strutturato sui principi della dottrina sociale delle Chiesa Cattolica, con lo scopo di combattere i falsi miti di progresso e difendere i principi naturali non negoziabili sulla vita, la famiglia e la libertà educativa". Il traguardo da raggiungere è lo sbarramento al 3 per cento, ma l'impresa, dati alla mano, è a dir poco ardua. 

Cesare Antetomaso Potere al Popolo

In corsa anche Potere al Popolo, con l'avvocato Cesare Antetomaso. Dalla descrizione sul sito di Potere al Popolo: "Già militante nel movimento pacifista e in quello studentesco della Pantera, declina la sua professione al sostegno delle lotte contro l'abuso delle misure preventive come strumento di contenimento del dissenso, contro le discriminazioni etniche, il
precariato nel pubblico e nel privato, lo smantellamento dello Statuto dei Lavoratori. Si impegna nelle battaglie per l'introduzione del reato di tortura, in quelle antiproibizionista e per le misure alternative al carcere. Tra i membri costituenti del Comitato per il No al referendum costituzionale del 2016 e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, fa parte dell'Esecutivo dell'Associazione nazionale Giuristi Democratici, avvocato del popolo!".

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