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Elezioni a Tivoli, intervista a Carlo Caldironi candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle

"Dare la possibilità ai cittadini di riprendere in mano le sorti della città". Caldironi portavoce pentastellato spiega i punti salienti del suo programma

“Dare la possibilità ai cittadini di riprendere in mano le sorti della città”. Carlo Caldironi, candidato portavoce sindaco di Tivoli per il Movimento cinque stelle spiega i punti salienti del suo programma in un'intervista a Romatoday.

Quali sono i principali problemi da affrontare?

L'obiettivo è riportare la città di Tivoli ai fasti di un tempo dopo dieci anni di amministrazioni scellerate. Tivoli è una città che è stata violentata da un punto di vista urbanistico e poi lasciata a sé stessa, dal centro alla periferia. Negli ultimi anni si è pensato di poter risolvere tutto assecondando i settori più redditizi. Invece molti problemi sono rimasti.

Può fare qualche esempio?

La gestione della società che si occupa della raccolta dei rifiuti, l'Asa, che oggi è sull'orlo del fallimento. Senza considerare che Tivoli conferisce ancora tutti i suoi scarti in discarica e non ha sviluppato la raccolta differenziata. Altro problema riguarda le casse comunali e i derivati che costano ancora oggi, a dieci anni di distanza da quando sono stati sottoscritti, circa 800 mila euro all'anno. Ultimo punto il rilancio del turismo. È necessario che la nuova amministrazione si muova per riqualificare il centro storico utilizzando fondi regionali ed europei.

Ha accennato alla questione rifiuti. Tivoli negli ultimi mesi ha avuto problemi con la raccolta dell'immondizia con conseguenti disagi alla popolazione. Quali politiche adottare?

La strada la indica la Comunità europea: avviare la raccolta differenziata. Solo così si possono ridurre i costi per lo smaltimento dell'immondizia. Il problema per Tivoli però è anche il numero troppo alto di maestranze impiegate nella municipalizzata dei rifiuti, che conta ad oggi circa novanta dipendenti. Non sono per i licenziamenti ma penso che il loro lavoro andrebbe razionalizzato e ricollocato là dove c'è più bisogno. Penso all'arredo urbano per esempio.

Tasse, gestione degli sprechi e conti pubblici. Tivoli necessita di politiche di spending review?

La politica del risparmio è certamente necessaria. Consulenze, affitti e grandi opere inutili: l'amministrazione comunale spende male i suoi soldi. Questi fondi invece andrebbero indirizzati verso esigenze primarie come la riqualificazione della città dove in alcune periferie le strade sono dissestate e non ci sono nemmeno i marciapiedi.  

In caso di elezione quale sarebbe il primo atto della sua amministrazione?

Sicuramente la risoluzione dei contratti derivati che è l'elemento che più pesa sul bilancio e non è mai stato affrontato in questi anni. Poi la questione dei rifiuti.  

Un appello ai suoi elettori. Perché dovrebbero votarla?

Per dare la possibilità ai cittadini di riprendere in mano la gestione di questa città. Vogliamo mettere fine al teatrino della vecchia politica che persegue solo le poltrone. Gli elettori dovrebbero votarci per dare la possibilità a persone nuove e molto capaci di risolvere i problemi di Tivoli.

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