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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Ostia

Elezioni a Ostia, Casu: "Per il Pd è il primo passo, alle regionali centrosinistra unito"

Intervista al segretario del Pd romano, Andrea Casu

"Un primo gradino per risalire". Lo descrive così, il segretario romano del Pd, Andrea Casu, il risultato uscito dalle urne di domenica scorsa che ha visto un Pd in corsa solitaria attestarsi a quota 13,61 per cento. Molto lontano dalla linea rossa per assicurarsi un posto al ballottaggio, che si giocherà tra due donne, Monica Picca per il centrodestra, Giuliana Di Pillo per il Movimento Cinque stelle, ma comunque un fortino da 8909 voti che l'ex consigliere capitolino Athos De Luca ha raccolto per le prime elezioni municipali dopo due lunghi anni di commissariamento. 

Cosa racconta il voto di Ostia?

Il primo dato da rilevare è la scarsissima affluenza: un fatto molto grave, che deve preoccupare tutti, perché senza partecipazione non può nascere alcun riscatto. Il secondo riguarda il Movimento cinque stelle, investito da un crollo verticale dei consensi con oltre 23 mila voti persi in un solo anno. Infine, è molto preoccupante l'ascesa della destra fascista di Casa Pound che per la prima volta entra nelle istituzioni con una percentuale agghiacciante. In questo scenario non è scontato il risultato del Pd che, mantenendo la percentuale delle ultime elezioni del 2016, si conferma secondo partito del X Municipio. Questo risultato non semplice è stato frutto dell'impegno di Athos De Luca e degli altri candidati che hanno affrontato una campagna elettorale difficilissima.  

Il Pd di Roma, quindi, è soddisfatto del risultato di questa tornata elettorale?

Non possiamo essere soddisfatti di un'elezione che in qualunque caso vedrà governare le destre nel X Municipio. In un caso la destra che ha devastato Roma con Alemanno, nell'altro quella che la sta distruggendo ora con Raggi. Però nel processo di ricostruzione che il Pd ha avviato in questa città e nel grande impegno che abbiamo profuso durante la campagna elettorale si trovano elementi utili per la ripartenza. Il primo gradino da risalire è sempre il più difficile e lo abbiamo fatto insieme. Era il primo passo e ora che la campagna elettorale si allontana bisogna continuare stare tra le persone.

Torniamo al dato dell'astensionismo. Il X municipio esce da un lungo periodo di commissariamento, scattato dopo l'arresto di Andrea Tassone nell'ambito dell'inchiesta su mafia capitale. Crede che il Pd sia in parte responsabile di questo allontanamento dei cittadini? 

Il territorio del X Municipio è attraversato da ferite profondissime. Un esempio tra i tanti: moltissimi cittadini vivono in consorzi dove ancora non sono state realizzate le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Le responsabilità dell'allontanamento di tanti cittadini dalla politica non si possono ridurre a singole esperienze. Definita questa premessa, va riconosciuto che sono state scritte delle pagine scure in cui il Pd ha avuto le sue responsabilità e se le è assunte in pieno. Ora però stiamo scrivendo un'altra storia insieme alle tante persone oneste che vivono e lavorano nel X Municipio e che devono avere la possibilità di poter guardare al futuro e non perdersi in polemiche sul passato. 

La campagna elettorale di Ostia è finita sotto i riflettori, considerata un termometro importante, a poco più di un anno dall'elezione di Virginia Raggi, per le prossime regionali. Matteo Renzi, però, ha preferito non esporsi direttamente? Vi siete sentiti abbandonati?

Assolutamente no. Come Pd di Roma siamo rimasti al fianco del partito del X Municipio con la campagna elettorale coordinata dal consigliere comunale e vicesegretario Antongiulio Pelonzi. E' stata una campagna elettorale breve ma intensa durante la quale abbiamo organizzato decine di appuntamenti che hanno visto protagonisti moltissimi nostri parlamentari, da Matteo Orfini a Luigi Zanda, assessori della Giunta di Zingaretti come Michele Civita o Fabio Refrigeri. Non dimentichiamo la visita del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, a Ostia Antica. Tutti appuntamenti legati a questioni specifiche che investono questo territorio e che abbiamo affrontato insieme ai rappresentanti istituzionali, chiamati a mettere sul tavolo della discussione un contributo concreto nel costruire soluzioni. Non servivano passerelle o iniziative spot. 

Il governatore Zingaretti su Twitter ha scritto: "Anche Ostia conferma: divisi si perde, uniti si può vincere". L'esperienza di governo regionale va ripetuta? Perché nel X Municipio non si è riusciti?

Il centrosinistra unito ha governato bene la Regione, questa esperienza deve continuare e la campagna elettorale la costruiremo insieme. Non solo a Ostia, in tutti i municipi di Roma vogliamo un centrosinistra largo, aperto e unito intorno alla proposta politica del nuovo Pd a cui stiamo lavorando. Con grande rammarico, per le elezioni municipali appena passate non si sono verificate le condizioni ma speriamo di cominciare subito a impegnarci con tutte le forze che insieme a noi vorranno fare opposizione al Governo Raggi a Roma e alla prossima presidente nel X Municipio. 

Cosa consiglia a quanti entreranno a far parte dell'opposizione nel X Municipio?

In campo abbiamo presentato una splendida squadra che ha lavorato fianco a fianco in questa campagna elettorale. Sono sicuro che chi sarà eletto si impegnerà al massimo per portare il Pd dentro le istituzioni e continuare a ricostruire quel rapporto di fiducia con i cittadini a cui puntiamo. Abbiamo piantato insieme il seme del riscatto del Pd su uno dei territori più difficili. Ora sono sicuro che il contributo di chi sarà eletto in Municipio sarà fondamentale per continuare a coltivarlo. 

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