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Politica Esquilino / Via Napoleone III

Sgomberi, nell'elenco delle priorità Casa Pound non c'è. Raggi: "Il Demanio ha avviato l'iter"

Lo stabile di via Napoleone III non rientra tra quelli inseriti nell'elenco della Prefettura

Palazzi occupati e una serie di centri sociali. Ma non Casa Pound. Il palazzo occupato dai fascisti del terzo millennio in via Napoleone III, all’Esquilino, non è tra gli stabili che la Prefettura ha intenzione di sgomberare nei prossimi anni. Lo si apprende scorrendo l’elenco riportato nel documento pubblicato venerdì scorso che porta la firma della prefetta Gerarda Pantalone ed elaborato al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica partecipato da tutti gli enti coinvolti nel quale compaiono 25 stabili ma non la sede dell’organizzazone di estrema destra che negli ultimi mesi si è trovata spesso al centro delle polemiche. 

Qualcosa, dopo 13 anni di occupazione, si sta muovendo. Ne dà notizia la sindaca Virginia Raggi su Twitter: “Finalmente l’Agenzia del demanio ha avviato l’iter per lo sgombero di CasaPound. Bene, questa situazione non è più tollerabile. Basta privilegi sulle spalle dei cittadini”. Il demanio ha infatti presentato nel marzo scorso una denuncia alla Procura. Non solo. A pesare sul futuro dello stabile c’è anche l’indagine della Corte dei conti che ha portato i magistrati contabili a chiedere risarcimento a nove dirigenti dell’Agenzia del demanio e del ministero dell’Istruzione per mancata riscossione del canone per 4 milioni e 600 mila euro.  

Sullo sgombero di Casa Pound nelle scorse settimane si era espresso anche il vicepremier grillino Luigi Di Maio. “Lo sgombero è sacrosanto per qualsiasi tipo di immobile occupato”, ha detto a Radio anch'io su Radio Uno, rispondendo a una domanda sull'opportunità di liberare l'immobile occupato da Casapound fra la stazione Termini e il rione Esquilino. “Quell'immobile ci serve così facciamo edilizia popolare e la diamo agli italiani che non hanno la casa”. In merito si era espressa anche la viceministra dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli: “La liberazione dell'immobile occupato abusivamente da CasaPound da oggi è ancora più prioritaria. Attendere oltre è offensivo per lo Stato e per i cittadini onesti”.

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