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INTERVISTA | “Da rifiuto a risorsa: ecco cosa sarà l'ecodistretto di Rocca Cencia"

Entra nel vivo l'iter che porterà alla realizzazione dell'ecodistretto di Rocca Cencia. Romatoday ha intervistato l'assessore all'Ambiente, Estella Marino

Entra nel vivo l'iter che porterà alla realizzazione dell'ecodistretto di Rocca Cencia. Il primo dei quattro che l'Ama vuole costruire in tutta Roma. Per capire meglio di cosa si tratta e cosa cambierà nel sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti, Romatoday ha intervistato l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino.

Oggi Ama ha avviato l'iter autorizzativo alla Regione Lazio. A che punto siamo con il progetto degli ecodistretti?

Ama ha presentato alla Regione Lazio la richiesta di Valutazione di impatto ambientale. Il piano era già stato illustrato in precedenza e nel mese di aprile verranno esposti tutti i particolari, anche grazie al sito web amaroma.it/ecodistretti. Come abbiamo spiegato fin dall'inizio un ecodistretto si configura come una 'cittadella del riciclo' dove troveranno spazio un impianto di compostaggio e alcune linee di selezione del multimateriale che serviranno a trasformare in un nuovo prodotto i rifiuti differenziati.

Nelle ultime settimane Rocca Cencia è stata più volte rinominata la 'nuova Malagrotta'. Perché potete invece assicurare che non sarà così?

Perchè Malagrotta era una discarica. Un buco dove venivano gettati rifiuti indifferenziati. Fino a qualche anno fa tal quale, mentre solo negli ultimi mesi del 2013 è stata conferita immondizia trattata. Nell'ecodistretto invece entreranno solo rifiuti differenziati e verranno lavorati separatamente in diversi impianti. Ci sarà quello per il compostaggio, quello che dividerà il vetro bianco dal colorato, quello che separerà la plastica dal metallo. Entreranno come rifiuti ed usciranno come nuovo materiale per produrre nuovi oggetti. La differenza è totale. A Malagrotta l'immondizia interrata rimaneva sepolta lì. Negli ecodistretti non rimane niente: entrano rifiuti ed esce 'materia prima seconda'.

Dove finisce il materiale una volta trattato?

Alle piattaforme Conai che procederanno con il riciclo. Anche oggi inviamo del materiale a queste piattaforme ma, non avendo l'impiantistica adatta, per il trattamento 'intermedio' paghiamo soggetti privati. Con gli ecodistretti puntiamo a fornire a Roma una dotazione industriale pubblica che le permetta di essere indipendente da imprenditori privati, a differenza di quanto avvenuto in passato. Ricordo inoltre che più aumenta la qualità del materiale trattato più alto è anche il contributo corrispondente. È un ciclo virtuoso. Una volta indipendente, Ama potrà anche decidere di vendere sul libero mercato il materiale. Da questo punto di vista è l'Ama che dovrà valutare in base alla convenienza.

L'impianto che più ha sollevato la preoccupazione dei cittadini è il biodigestore. Come funzionerà?

L'umido che verrà trattato con la digestione anaerobica (quindi destinato a produrre biometano, ndr) è solo una quota parte. Inoltre il biometano verrà utilizzato per produrre energia solo per l'autofunzionamento dell'impianto stesso o per alimentare i mezzi AMA. Ricordo che a Rocca Cencia non si tratteranno tutti gli scarti organici prodotti a Roma ma solo una parte: su 150 mila tonnellate raccolte ogni anno lì finiranno solo quelle del quadrante Est della città. Potranno essere lavorate infatti solo 40 mila tonnellate di rifiuto organico all'anno e 10 mila di 'verde'.

Nell'ecodistretto avete previsto anche spazi per le start up e laboratori. Qual è l'obiettivo?

L'impiantistica della filiera del recupero e del riciclo è da inserirsi in quella che viene definita green economy. C'è tutta una parte di impenditoria legata a questo settore. Per esempio la produzione di oggettistica con materiali riciclati. Quegli spazi li vogliamo mettere a disposizione per supportare e dare la possibilità a imprese del territorio di avviare la propria attività.

Quanto costa il progetto di Rocca Cencia e come verrà finanziato?

L'investimento complessivo è stimato in 80-100 milioni di euro. Ama sta effettuando delle verifiche sulla possibilità di ottenere dei finanziamenti per determinati investimenti. In questo caso i soggetti che verranno coinvolti potrebbero essere  banche o istituti creditizi.

Attualmente a Rocca Cencia è in funzione un impianto di Trattamento meccanico biologico. Che funzione avrà nella nuova cittadella?

Man mano che aumenterà la percentuale di raccolta differenziata diminuirà la necessità di utilizzarlo. Ricordo inoltre che a Rocca Cencia c'è anche un selezionatore di multimateriale che è in fase di manutenzione e ripartirà a luglio.

Infine il fronte cittadino, dal quale sono emerse molte proteste. Come li convincerete del progetto?

Abbiamo già incontrato i rappresentanti del municipio e i comitati. È stata una prima riunione interlocutoria durante la quale sono state ascoltate tutte le critiche e le richieste in merito alla trasformazione del sito. È solo l'inizio di un percorso: i cittadini verranno riconvocati. Sul tavolo non c'è solo la realizzazione dell'ecodistretto ma anche altri temi che generano la preoccupazione di chi vive quel quadrante periferico. Dalla manutenzione dei marciapiedi all'illuminazione pubblica: affronteremo insieme quelle problematiche che incidono sulla qualità della vita.

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