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Incendio Tmb Salario, gli impianti del Lazio in soccorso di Roma

Raggi: "Al lavoro per le alternative". Valeriani: "Siamo al lavoro per soluzioni immediate"

“Faccio appello a tutte le città del Lazio per supportare Ama in questo momento”. Dopo il rogo di questa notte al Tmb Salario, che ha di fatto reso inutilizzabile l’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati, la sindaca Virginia Raggi si appella alle altre città della regione per smaltire le circa 800 tonnellate al giorno di rifiuti che da questa mattina restano senza destinazione. Una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che Roma scivoli in poche ore in emergenza. 

Fin da questa mattina la Regione, ente preposto alle autorizzazioni per il trasferimento di immondizia, si è attivata per sondare le disponibilità in termini di quantità e di tempo degli operatori presenti sul territorio regionale. Il tempo non è molto. Secondo quanto apprende Romatoday una risposta dovrebbe arrivare entro questa sera. La lista verrà poi inviata ad Ama a cui toccherà accordarsi con gli operatori. 

L’obiettivo è quello di trattare tutti i rifiuti rimasti senza destinazione all’interno dei confini regionali. Tra gli impianti che potrebbero entrare in soccorso della Capitale figurano quelli di Ecologica Viterbo, quello della Saf a Colfelice, in provincia di Frosinone e quello di Rida Ambiente ad Aprilia. Per far fronte all’emergenza sarebbe inoltre possibile aumentare di 100 tonnellate al giorno delle quantità di rifiuti indifferenziati trattabili nei due Tmb di Malagrotta.

A respingere al mittente l'annuncio di Raggi è il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani: "Una disponibilità per una settimana si può verificare", ma non di più. "Noi siamo sovraccarichi" ha replicato Ottaviani, contattato dall'agenzia Dire- "Non siamo in condizione. Andassero da un'altra parte". Continua Ottaviani: "È assolutamente indecente l'ipotesi di spostare ulteriori rifiuti in provincia di Frosinone, dopo l'emergenza della Valle del Sacco che, anche in questi giorni, continua a produrre danni alla salute a seguito del riversamento dei rifiuti civili e industriali arrivati da mezza Italia".

Nel frattempo andrà trovata una soluzione anche per le 70 mila tonnellate annue trattate in Abruzzo. Il contratto è in scadenza il 31 dicembre e la loro destinazione era uno dei dossier aperti sul tavolo di Ama. Anche su questo fronte, nelle prossime ore, si saprà se Ama intende chiedere una proroga del contratto. 

“Siamo tutti al lavoro per trovare velocemente alternative per la gestione delle 800 tonnellate di rifiuti al giorno che venivano trattate lì” le parole della sindaca Raggi rilasciate a Romatoday. “Sembra che questo incendio abbia reso definitivamente inutilizzabile l'impianto di Salario, proprio nel momento in cui AMA aveva iniziato ad effettuare i lavori per l'abbattimento delle emissioni odorigene”. 

“Siamo al lavoro per soluzioni immediate, perché oggi abbiamo un problema: trovare alternativa ad un impianto che non c'è più” dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio. “Stiamo chiedendo da stamattina supporto ad altri territori della nostra Regione e penso sia necessario chiedere il supporto anche ad altre Regioni - come già fin qui è stato assicurato - affinchè si possa superare questa emergenza. La presenza contemporanea delle istituzioni è importante”.

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