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Discarica in Valle Galeria, è di nuovo guerra: Raggi ci ripensa e la Regione minaccia il commissario

Ci risiamo. Sul sito di smaltimento per Roma è di nuovo scontro totale. Una parte di grillini contro Raggi, Raggi che valuta uno stop dell'iter e Zingaretti su tutti le furie

Il Comune frena sulla discarica di Monte Carnevale. Il fronte interno delle proteste, con una fronda di grillini pronta a dare battaglia e il rischio concreto per la sindaca di non avere più i numeri in Aula, sta costringendo il Campidoglio all'ennesimo cambio di rotta. Si valuta di congelare l'iter e ripartire con la valutazione di altri siti possibili tra quelli contenuti nell'ordinanza, e la Regione tira di nuovo fuori la carta del commissariamento riaprendo una guerra che sembrava finita con l'accordo raggiunto prima di Natale. 

"Pronti a commissariare se Raggi non indica il sito definitivamente". È quanto trapela dalla Pisana, nelle ore dello scontro a tutto campo tra la sindaca e i grillini che sui territori, ma anche dentro il Campidoglio, non vogliono una discarica a due chilometri da Malagrotta. Il municipio XII ha ottenuto uno stop, nelle more della valutazione da parte di Raggi e dei tecnici di un dossier di documenti contenente tutti i vincoli del caso sull'area in questione. Dal Comune negano che ci siano passi indietro in atto. "Nessuna novità" taglia corto il capogruppo M5s Giuliano Pacetti. 

Ma la realtà è che la scelta della Valle Galeria come zona atta ad ospitare un sito di smaltimento dei rifiuti ha provocato un tsunami dentro il Movimento di difficile gestione. Di questo passo la consiliatura rischia di terminare con un anno e mezzo di anticipo. E allora si pensa al passo indietro e alla valutazione di altre aree. Un gioco dell'oca che sta esasperando gli animi. "Spero che la Regione si sostituisca presto al Comune nelle scelte" dichiara un infuriato presidente della commissione Rifiuti in Regione Marco Cacciatore, grillino della prima ora dai primi militanti del "no" ai rifiuti nella valle di Roma sud. 

Strade piene di immondizia

Come se non bastasse, a peggiorare il tutto c'è una raccolta rifiuti in tilt ormai dal 24 dicembre. Montagne di sacchetti continuano a invadere i marciapiedi di Roma da nord a sud con rare eccezioni che confermano la regola: il problema non è solo da cercare nel rebus impianti, anche la raccolta stessa e la sua organizzazione (che spetta al Comune) non funziona. Al momento la discarica di Colleferro è ancora aperta, e i Tmb, impianti di Trattamento meccanico biologico, sono regolarmente funzionanti. Eppure, la città si è trasformata in una discarica a cielo aperto ormai da dieci giorni, con Ama che sostiene essere "tutto sotto controllo". E i romani costretti come sempre a sopportare la sporcizia. 

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