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Discarica Pian dell’Olmo, i sindaci dei comuni limitrofi serrano i ranghi: "Mai con il nostro consenso"

La Conferenza dei Sindaci dell’Area Tiberina, Flaminia e Cassia contro l'invaso che il privato vorrebbe realizzare tra Municipio XV e Riano. Critiche a Regione Lazio e Comune di Roma

L’ipotesi di una discarica a Pian dell’Olmo infiamma la Conferenza dei Sindaci dell’Area Tiberina, Flaminia e Cassia che si è riunita nella Sala Consiliare del Comune di Fiano Romano per discutere del progetto avanzato da una società privata su una delle cave dismesse della località tra Riano e il Municipio XV. 

L’ipotesi di discarica a Pian dell’Olmo

A Pian dell’Olmo infatti la Torre di Procoio srl vorrebbe realizzare una "piattaforma per lo smaltimento definitivo dei residui prodotti dal processo dell'end of waste". Secondo i piani della società nella cava all’estremo nord di Roma dovrebbero finire "esclusivamente i residui provenienti da impianti di trattamento e valorizzazione dei rifiuti, esistenti e in via di realizzazione, nell'Area Metropolitana che è ormai costretta allo smaltimento dei rifiuti presso altre regioni".

700 mila metri cubi di immondizia da smaltire "su più lotti collocati ad altezze differenti" con l'obiettivo di "garantire il recupero morfologico della cava dismessa". Da qui l’apertura da parte della Regione, come da prassi, di una Conferenza dei Servizi con tutti gli enti e i territori coinvolti per relativi pareri e osservazioni.

Discarica a Pian dell’Olmo: sindaci sul piede di guerra

Sul piede di guerra i sindaci di Formello, Filacciano, Castelnuovo di Porto, Rignano Flaminio, Torrita Tiberina, Morlupo, Magliano Romano, Capena, Sacrofano, Civitella San Paolo, Sant’Oreste e Riano che hanno fatto sentire la propria voce in difesa del territorio, dei cittadini e dell’ambiente, attraverso posizioni chiaramente contrarie alla discarica di Pian dell’Olmo.

“Molte – fanno sapere in una nota dalla Conferenza - sono state le doglianze sollevate anche nei confronti della Regione Lazio, che – scrivono i sindaci - non ha atteso, per dar via al confronto, il parere della Soprintendenza: un parere vincolante e fondamentale ai fini di una seduta utile e costruttiva”. 

Ancora una volta, i Sindaci dell’Area Tiberina, Flaminia, Cassia presenti hanno stigmatizzato la scelta della cosiddetta ‘zona bianca’ come possibile luogo per discariche “che, al contrario,  individua un territorio che va difeso senza dubbi ed incertezze”. 

“Da anni ormai la popolazione residente – evidenzia la Conferenza - è impegnata nello straordinario ed encomiabile lavoro per la raccolta differenziata che ha raggiunto, di recente, percentuali degne di nota”. 

Da qui la stoccata anche al Comune di Roma: “Inammissibile ancora oggi considerare, nelle emergenze, il bacino metropolitano a ridosso della Capitale come luogo per i rifiuti di chi non ha saputo gestire, programmare, prevedere ed informare”. 

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Istituito l’Osservatorio sui Rifiuti

E sull’ipotesi di discarica a Pian dell’Olmo nasce anche l’Osservatorio sui Rifiuti di cui saranno membri il Comune di Filacciano, Magliano Romano, Castelnuovo di Porto e Riano e i rappresentanti dei Comitati Civici che lottano da anni contro ogni forma di discarica. L’Osservatorio avrà funzione di controllo, monitoraggio e ricerca, anche portando all’attenzione degli Enti di competenza soluzioni alternative e sostenibili.

Sindaci contrari alla discarica di Pian dell’Olmo

Una seduta a senso unico quella nell’Aula di Fiano Romano. La Conferenza dei Sindaci dell’Area Tiberina, Flaminia e Cassia ha infatti riaffermato all’unanimità dei presenti la netta contrarietà alla discarica di Pian dell’Olmo, manifestando piena solidarietà al Sindaco di Riano e ai cittadini. 

“Affiancheremo il Comune di Riano e i diversi comitati civici, che si muovono contro la possibile discarica, - la dichiarazione di ‘guerra’ dei sindaci - in ogni forma legittima di lotta e di contrasto anche e soprattutto attraverso le attività del prossimo Osservatorio sui Rifiuti, che avrà facoltà di richiedere, ove se ne vedrà l’esigenza, pareri tecnici e scientifici. La discarica di Pian dell’Olmo – hanno detto - mai con il nostro consenso”.
 

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