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Monti dell'Ortaccio, il Tar respinge il ricorso di Colari

Il consorzio aveva impugnato la revoca dell'autorizzazione da parte della regione Lazio data al sito della Valle Galeria dall'allora commissario Goffredo Sottile

Era finita agli onori della cronaca perché considerata come possibile candidata a sostituire la discarica di Malagrotta. Nel dicembre del 2012 l'allora commissario straordinario all'emergenza rifiuti romana, il prefetto Goffredo Sottile, aveva emesso un'autorizzazione (l'Autorizzazione integrata ambientale) per il suo utilizzo. Poi, nel marzo 2014, il dietrofront della Regione Lazio e la sospensione. La vicenda di Monti dell'Ortaccio, seppur caduta nel dimenticatoio, è arrivata fino alla fine del 2014. L'ultimo tassello, forse la parola fine, è stata messa ieri dal Tar del Lazio che ha rigettato l'impugnazione che il Colari, il consorzio riconducibile a Manlio Cerroni che per anni ha gestito anche la discarica di Malagrotta, aveva avanzato sulla revoca dell'autorizzazione da parte della Regione chiedendone la sospensione. Obiettivo: rendere nuovamente valida l'autorizzazione.

A diffondere la notizia il consiglio direttivo dell'associazione ambientalista Raggio Verde che era intervenuta “ad opponendum” contro il processo di impugnazione. “Con sentenza depositata in data odierna nel procedimento di impugnazione di Colari il TAR del Lazio ha rigettato l'impugnazione del Colari” spiega la nota. Il Tar avrebbe infatti ritenuto che “la decisione della Regione Lazio di revocare l'A.I.A. rientrasse nell'ambito della propria 'insindacabile discrezionalità tecnica', atteso che il sito di Monti dell'Ortaccio, per le sue caratteristiche idrogeologiche e di permeabilità, non poteva essere considerato idoneo ad accogliere una discarica” riporta Raggio Verde in una nota. “Nonostante qualcuno la reputi una pratica chiusa, la questione “Monti dell'Ortaccio” era tutt'altro che finita” il commento dell'associazione che aggiunge: “Si spera che tale annosa questione sia giunta finalmente alla fine”.

Soddisfatto anche il presidente del Municipio di Roma XI Maurizio Veloccia: “Speriamo che questa sia l'ultima pagina di questa storia” il commento. “Una storia che ci ha visto da sempre in prima linea nella battaglia al fianco dei residenti della Valle Galeria”.

L'associazione ambientalista Legambiente parla di una "vittoria dei cittadini". Si legge in una nora: "Sia questa la parola fine nella storia dell'ennesima discarica della Valle Galeria, venga rispettata la sentenza e la revoca dell'Aia voluta dalla Regione. Il Lazio esca definitivamente dalla dittatura delle discariche". Dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio: "La sentenza del Tar sia la definitiva parola fine nella storia dell'ennesima discarica della Valle Galeria. L'opportuna e importante revoca dell'Aia da parte della Regione Lazio, e questa sentenza, siano ora rispettate. Nella Valle Galeria c'è oggi bisogno di uscire dai drammi legati al ciclo dei rifiuti del passato, ragionando con i cittadini sulle opere di riqualificazione, bonifica e promozione territoriale da mettere in campo".

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